giovedì 19 maggio 2011

GENDUM RIMPOCHE: LA FELICITA'



Non cercate la felicità attraverso lo sforzo e la volontà.
Essa è già presente qui e ora,
nell’apertura al rilassamento e al lasciar andare.
Non sforzatevi, non c’è proprio niente da fare o da non fare.
Qualunque cosa si manifesti nel corpo e nella mente
non ha alcuna importanza, perché non ha alcuna realtà sostanziale.
Perché dunque identificarcisi ed attaccarvisi?
Perché giudicarla e giudicare sè stessi?
E’ molto meglio semplicemente lasciare che l’intero gioco accada da solo,
avanti e indietro come le onde, senza manipolare e cambiare nulla,
notando come tutto scompaia e riappaia,
continuamente, magicamente, senza una fine.
Solo la nostra ricerca della felicità ci impedisce di vederla.
E’ come inseguire un arcobaleno senza poterlo prendere.
Sebbene non esista, esso è sempre lì
e ci accompagna continuamente.
Non dovete credere alla realtà delle esperienze,
buone o cattive; anche esse sono come arcobaleni.
Volendo afferrare l’inafferrabile ci si esaurisce invano.
Nel momento in cui ci si apre e si abbandona la presa,
si manifesta uno spazio infinito, aperto, invitante e confortevole.
Fate uso di questa spaziosità, questa libertà e questa agiatezza naturale.
Tutto quanto è già vostro, non cercate più.
Non vi addentrate più nella giungla inestricabile
cercando il grande elefante risvegliato, quando esso riposa
tranquillamente a casa, davanti al vostro cuore.
Niente da fare o non fare, niente da forzare
niente da volere, niente che manchi.
Meraviglioso!
Tutto accade da sé, facilmente e liberamente!


Gendun Rinpoche: la felicità

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