giovedì 19 maggio 2011

RICHARD SYLVESTER: RISVEGLIO E LIBERAZIONE

Richard, posso iniziare col chiederti che cosa intendi per risveglio e liberazione?
Risvegliarmi da questo carattere è stato un evento di una frazione di secondo. In quella frazione di secondo quello che è stato visto con chiarezza era che non c’è nessuno, non c’è nessuna persona. Semplicemente l’identità personale se ne è andata all’improvviso e completamente, e quello che è rimasto era consapevolezza senza una persona che la mediasse.
Questo è un evento sorprendente perché qualunque età tu possa avere quando accade, per qualunque periodo di tempo ci sia stata autocoscienza, c’è sempre stata una persona presente. Ogni fenomeno che è stato registrato dalla coscienza è stato mediato e sperimentato da una persona, una persona che ha colorato ogni momento di consapevolezza. Quel senso di una persona non è stato notato proprio perché è sempre stato presente. E’ stato preso per garantito, talmente garantito da non essere nemmeno notato fino a che non scompare all’improvviso.
Quando la persona se ne va nulla cambia. Quello che si vede improvvisamente è sempre stato lì. Ogni cosa rimane come è, quindi in un certo senso è meno interessante che non prendere degli allucinogeni o ubriacarsi o farsi di marijuana. Queste droghe producono tutte degli effetti interessanti, ma quando invece la persona scompare non c’è nessun cambiamento nei fenomeni e, tuttavia, è un evento sorprendente. Improvvisamente viene visto che la persona e la sua esperienza personale sono completamente irrilevanti, che la tua intera vita è stata un’illusione, una specie di trucco programmato.L’unità gioca un trucco a se stessa per convincersi di essere separata, di esistere in un posto separato da tutti gli altri posti.
Sto descrivendo il risveglio come se fosse qualcosa che accade, ma è importante sottolineare che, per quanto possa suonare misterioso e paradossale, nulla accade in realtà.E lo intendo in entrambi i significati di questa frase. Per la prima volta in questa vita apparente sembra che non stia accadendo nulla. Non sembra che ci sia nulla che crei tutto questo.Quindi, anche se è stato descritto come un evento che sembra accadere nel tempo, lasciami sottolineare che non è un’esperienza personale perché non c’è nessuno che faccia quell’esperienza.
In quella frazione di secondo del risveglio viene visto che questo è un’eternità senza tempo. Questo è nulla che si manifesta come ogni cosa nell’eternità senza tempo. Poi, una frazione di secondo dopo, la persona ritorna e tutto è proprio come era prima. Eccetto che la bocca della persona potrebbe essere totalmente aperta dalla sorpresa e potrebbe pensare “che cos’è successo?” E poi è finita. Quello è il risveglio. Non è capitato a “me”.E’ semplicemente capitato e questo carattere è qui che ne parla.Ci possono essere altri modi di risvegliarsi, ma questo è come è successo quie come ho sentito altri descriverlo.
Per questo carattere il risveglio è successo in un posto molto spirituale,alla stazione di Charing Cross!. Se la gente vuole farci un pellegrinaggio è stato al binario n°5: quello che accaduto a questo carattere è che le cose da allora non sono più state le stesse. E’ come se ci fosse un’ enorme rilascio di energia, in quella frazione di secondo, e quando la persona ricompare sono avvenuti dei cambiamenti irrevocabili, anche se può essere ancora infelice e ancora in cerca. Parti della persona non ritornano più.
Quando Richard è ricomparso era ancora una persona in certi modi infelice e definitivamente ancora in cerca, tuttavia il passato veniva visto con estrema chiarezza. Anche se la persona era ricomparsa si vedeva che il passato era irreale. Da quella visione chiara rimpianti e colpa, che erano stati abituali per questa persona, sono diminuiti. Hanno perso la loro presa e sono diventati molto più leggeri.Ma c’era ancora un senso di separazione. Parte del problema era che ero statoper molti anni un ricercatore spirituale e avevo usato anche molti strumenti terapeutici che mi avevano permesso di rendere la mia prigione molto comoda. Perdonare i miei genitori, esprimere la mia rabbia mi avevano aiutato a rendere comoda la mia prigione.Inoltre la ricerca spirituale aveva dato un significato alla vita e strutturato la maggior parte mio tempo. Ero capace di andare a degli incontri, ero capace di seguire dei maestri, ero capace di tenere dei discorsi su cose spirituali. Ma dopo il risveglio tutto questo è stato visto in trasparenza. Non potevo più impegnarmi in questi metodi e così sono caduti via senza sforzo. C’era ancora un ricercare, ma il ricercare era in un vuoto perché veniva visto che nessuno dei metodi usati prima aveva senso.
Talvolta si dice che il risveglio può portare un sensazione di essere in un deserto perchè tutto quello in cui si credeva prima può venir strappato via.Passò un anno, durante il quale ero molto in questo deserto e continuavo a sentirmi separato, ma sentivo anche né la meditazione né le tecniche transpersonali o il processo terapeutico avevano più rilevanza.E’ un periodo di mancanza di speranza, di impotenza, di mancanza di significato. Sei senza speranza perché vedi che nulla può più farti andare avanti. Sei ancora infelice ma ora c’è anche il sapere che non c’è alcun processo che possa far finire la tua infelicità. E si vede anche nessun metodo può più essere di aiuto.
Potrei dire che questo è uno stato molto fortunato perché speranza, aiuto e significato possono essere dei terribili ostacoli.
Puoi dire qualcosa sulla liberazione?
Quello che è accaduto un anno più tardi è stato un altro evento. Anche questo accaduto nell’ambiente più prosaico. E’ accaduto in un negozio della cittadina dove vivo. Ero in questo negozio quando la persona è scomparsa di nuovo, ma questa volta in modo più gentile e per un periodo di tempo più lungo. Ancora questa è stata una non-esperienza. Non è stata qualcosa che è accaduta a una persona nel tempo, ma tuttavia dobbiamo usare il linguaggio per parlarne, e quindi cercherò di descrivere l’indescrivibile.
Quello che è stato visto in quella scomparsa era che la consapevolezza è tutto e dappertutto. C’è solo consapevolezza e consapevolezza che si manifesta come ogni cosa. Così “io” “tu” “qui” “ là” “ora” “ allora” hanno perso significato.E’ stato visto che la consapevolezza era sia dove era la persona che dov’era il muro e lo spazio circostante. Si vedeva che la separazione era inesistente così è fuorviante parlare di una persona separata e del muro e dello spazio fra loro. E non c’è modo di spiegare la prossima cosa che dirò. Tutto quello che posso fare è raccontarlo. Quello che è stato anche visto è che la consapevolezza è anche amore incondizionale.Questo è innegabile quando si vede la liberazione.
Questo modo di vedere è durato per un certo periodo durante il quale scomparve qualunque senso di localizzazione. Quindi non c’era nessuna persona da nessuna parte, c’era solo consapevolezza.Tuttavia il corpo fisico era capace di gestire senza difficoltà lo spazio senza scontrarsi con altre cose.Poi dopo un certo periodo il senso di localizzazione è ritornato e c’era di nuovo un corpo mente che occupava un certo spazio. Ma il senso di un individuo separato e contratto era scomparso. Non posso spiegarlo, posso solo riferirlo. Anche se il senso di un corpo-mente localizzato era ritornato dopo quell’esperienza non c’era più alcun senso di cercare qualcosa.La ricerca era finita. Si è visto che non c’era nulla da cercare. Che potrebbe esserci da cercare quando c’è solo la liberazione e ‘Io’ sono già quello?‘Io’ sono già la luce in cui tutto compare e lo stesso sei tu.
A causa di varie tradizioni spirituali e le loro storie sui maestri illuminati possiamo pensare che una persona dopo la liberazione manifesti completa equanimità indipendentemente dalle circostanze, una persona senza preferenze. Potremmo avere un concetto idealizzato di una persona che non sente mai rabbia o paura o dispiacere, che vive in uno stato inalterato di beatitudine. E’ solo un’invenzione della mente.
Quello che accade quando la ricerca finisce è semplicemente che la ricerca finisce. Potremmo dire che la persona finisce, muore. Ma c’è ancora un carattere e dei sentimenti, delle preferenze, delle cose che piacciono e non solo che si vede che queste sensazioni non appartengono a nessuno.Quindi invece di esserci una persona che si arrabbia, si vede che c’è della rabbia che si manifesta, o invece di una persona che ama il caffè si vede che si manifesta il piacere per il caffè, ma non per una persona.E’ però probabile che il vedere la liberazione porti dei cambiamenti nel carattere che rimane. E’ possibile, ma non inevitabile, che quello che rimane dopo la liberazione sia un carattere che manifesta meno nevrosi di prima. Questo perché buona parte di esse vengono dalla insoddisfazione e dalla ricerca. Quando viene visto che questo è tutto quello che è ed è già il paradiso non c’è più ragione perché la nevrosi insorga.La stessa cosa per la noia. E’ possibile che la noia insorga anche dopo la liberazione, ma inverosimile perché quando si vede che questo che è ora è il paradiso tutto diventa affascinante. Si sente una specie di continua meraviglia al miracolo di ogni cosa, il miracolo che è una tazza di caffè o una foglia che cade da un albero o il suono di una macchina che passa. Comunque anche se qualunque cosa può apparire dopo la liberazione, inclusi pensieri spiacevoli, non c’è più nessuno che possa provare interesse….
intervista a richard sylvester

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