sabato 10 dicembre 2011

COME LASCIARE ANDARE L'EGO


IL SOGNO
Qual’e’ il sogno di cui parla Osho, in cui l’umanita’ e’ addormentata? E’ il sogno della mente separata, il sogno dell’ego che si e’ separato dall’essere, cioe’ dal Se’. Non si puo’ essere nel Se’ e nell’ego contemporaneamente. Sono due stati profondamente diversi dell’essere. Quando siamo nel Se’ non c’e’ separazione, non c’e’ giudizio, non c’e’ dualita’, non ci sono conflitti, non c’e’ paura. Quando siamo nel Se’ ci sentiamo Uno con tutto l’Universo, sentiamo Amore verso tutto e verso tutti. Quando siamo nell’ego, ci sentiamo separati dagli altri esseri umani, siamo nel giudizio, separiamo il bene dal male, il bello dal brutto, il buono e il cattivo, sentiamo odio, paura e conflitto. Per entrare nel Se’, cioe’ nella Mente Corretta, dobbiamo lasciare andare l’ego e tutto cio’ che esso ha creato, il mondo illusorio della separazione. La mente a cui siamo abituati, cioe’ l’ego, vive nel passato, e non e’ in grado di vedere la realta’ cosi’ com’e’, ma la vede in base ai filtri e ai condizionamenti che essa stessa ha creato. Ma l’ego non riconosce di aver creato da se’ le proprie trappole, quelle trappole che ci fanno vivere nel bisogno, nella separazione, nel conflitto, nella malattia. L’ego pretende che queste trappole siano esterne a se’, in realta’ e’ proprio l’ego che le ha create .


GUARIRE DAL SOGNO
Per uscire da queste trappole, la prima cosa e’ riconoscere che cio’ che la mente pensa e’ una creazione dell’ego. E quindi non puo’ essere reale. L’ego vive in un mondo illusorio, da esso stesso creato, quello che gli illuminati chiamano “Maya”. Questo mondo illusorio puo’ a volte sembrare, momentaneamente, bellissimo, (il sogno del mendicante che si crede imperatore), ma le sue soddisfazioni sono illusorie e di breve durata, e quando se ne vanno lasciano il posto a frustrazione, miseria, sofferenza. Questo e’ il primo passo, riconoscere che il mondo costruito dalla mente egoica e’ un mondo illusorio di piaceri effimeri che non durano a lungo, e lasciano presto il posto a sentimenti negativi di rabbia, frustrazione o altro. In secondo luogo, spostandosi dalla mente al cuore, dando spazio al sentire piuttosto che al pensare, si entra in contatto con il momento presente. La mente egoica non esiste nel presente, ma si basa sulle esperienze fatte nel passato, oppure e’ proiettata nel futuro. Con la meditazione, o con tecniche quali lo yoga, il tantra, il respiro consapevole, ecc.... siamo in grado di spostarci dalla mente al momento presente, il Qui-ed-ora, l’Adesso, di cui parlano tutti gli illuminati. Quando siamo nel Qui-ed-ora, non ci sono pensieri, siamo in uno spazio di silenzio, di ascolto. Da questo spazio possiamo poi piano piano imparare a connetterci con la Mente Corretta, o il Se’. Questa e’ la parte Spirituale, o Divina, che tutti gli esseri umani hanno, sia che ne siano consapevoli o meno. E’ la Fonte di ogni conoscenza, il vuoto in cui tutto esiste, la Consapevolezza Universale. Quando siamo in questo Spazio, troviamo la risposta alle nostre domande, o meglio le domande si dissolvono e ci sono solo risposte. Le azioni che scaturiscono dalla Mente Corretta sono azioni giuste, le parole che scaturiscono dalla Mente Corretta, sono la Verita’, e sono immediatamente chiare a chiunque, sono verita’ universale e comprensibile a chiunque. E’ per questo che quando un Maestro, un Illuminato parla, e noi siamo in “ascolto”, non con la mente egoica, ma con il cuore, cioe’ nel momento presente, noi intuiamo immediatamente che quello che sta dicendo e’ la Verita’, incontestabile, e non possiamo che essere daccordo con quello che sta dicendo.


LE RESISTENZE DELL’EGO
Se e’ vero che stando nella Mente Corretta tutti i problemi trovano soluzione, i conflitti cessano, e si entra in uno Spazio di Amore, come mai e’ cosi’ difficile accedere alla Mente Corretta, e lasciare andare l’ego? Vi sono molte resistenze a lasciare andare l’ego, perche’ l’ego ha molto interesse a perpetuare se’ stesso. Inoltre, noi siamo identificati con l’ego, e percio’ abbiamo paura che perdendo l’ego, o lasciandolo andare, perderemo la nostra identita’, il nostro stesso essere. Tuttavia, quello che noi crediamo sia il nostro essere, non e’ che l’ego camuffato. Proviamo a farci questa domanda: Io chi sono? Immediatamente la mente egoica risponde dicendo: sono un medico, un architetto, un insegnante, un imprenditore, una mamma, un papa’, ecc, ecc...E’ questo cio’ che veramente sono, o e’ questa una maschera che indosso ogni giorno, quando vado a lavorare, quando faccio il genitore, ecc.... Ma sono veramente io? E se lasciamo andare la risposta e restiamo qualche momento con la domanda, senza rispondere: Io, chi sono? Lasciamo entrare la domanda in profondita’, senza dare una risposta.... Restiamo con questa domanda. Se riusciamo a fare questo, possiamo entrare in uno Spazio, che non puo’ essere definito, quello Spazio sono Io, quello Spazio e’ molto di piu’ della mia personalita’, dell’ego che mi sono costruito in questa vita, per perseguire i miei scopi personali, o anche per essere di servizio agli altri , alla societa’. E’ solo lasciando andare l’ego, la nostra personalita’, che potremo conoscere chi veramente siamo. Cio’ non significa che dobbiamo necessariamente abbandonare il nostro lavoro, la nostra famiglia, andarci a chiudere in un monastero a meditare, o cose del genere. In passato, intraprendere un cammino spirituale significava abbandonare tutto, abbandonare il mondo materiale, rinunciare. Nel tempo presente questo non e’ piu’ necessario, poiche’ grazie al progresso tecnologico e scientifico abbiamo molto piu’ tempo a nostra disposizione, rispetto ai nostri antenati. Abbiamo tempo libero durante la vita lavorativa, e inoltre, poiche’ la vita si e’ allungata, abbiamo piu’ tempo in generale, piu’ anni da vivere. Secondo alcuni maestri, tra cui Osho, il metodo della rinuncia, usato tradizionalmente da tutte le religioni, alla fine non funziona, nella maggior parte dei casi. Invece, restando nel mondo, e non rinunciando ad esso, il nostro cammino, sebbene apparentemente piu’ difficile, e’ tuttavia accelerato. Infatti, la vita quotidiana ci mette ogni giorno di fronte alle nostre lezioni, alle nostre sfide, siano esse le relazioni con il nostro partner, i nostri figli, il nostro capo o i nostri colleghi, siano esse situazioni quali la malattia, la mancanza di denaro, la ricerca di un lavoro che ci soddisfi, ecc... In sostanza, la sfida del mondo attuale e’ quella di vivere un cammino spirituale senza abbandonare il mondo materiale, ma lentamente trasformando il nostro stesso mondo alla luce della consapevolezza che proviene dalla nostra crescita spirituale. Si potrebbe anche dire che l’ego ha una sua funzione nella nostra crescita spirituale, che e’ quella di farci sperimentare le illusioni e la sofferenza proprio perche’ alla fine noi stessi desideriamo liberarcene, ma questo avviene solo quando siamo pronti, quando abbiamo imparato la lezione o le lezioni che siamo venuti ad imparare su questa Terra. Ecco perche’ ognuno ha un ego diverso dall’altro, c’e’ chi ha l’ego spirituale, chi l’ego politico, chi l’ego materiale e quindi il bisogno di possedere molti beni materiali, ecc... E’ perche’ abbiamo bisogno di imparare lezioni diverse, a seconda di come abbiamo costruito la nostra personalita’. Ci vuole molta volonta’ e un forte desiderio di liberarsi da tutte queste illusioni, per potersi avviare su un cammino di liberazione spirituale. Ed e’ anche vero che non e’ affatto necessario intraprendere un cammino spirituale, perche’ prima o poi il nostro destino e’ di risvegliarci in un modo o nell’altro. Il cammino spirituale puo’ accelerare i tempi, ma a volte puo’ anche creare altre illusioni (ad esempio l’ego spirituale, che e’ uno dei piu’ sottili e dei piu’ pericolosi, e molti cosiddetti leader religiosi cadono in questa trappola, purtroppo). Tuttavia, se uno sente un forte richiamo a compiere un cammino spirituale, ad interessarsi a questi argomenti, ad avvicinarsi a varie tecniche e a sperimentarle, tutto cio’ non puo’ che aiutare se’ stesso e chi gli sta vicino, poiche’ facendo un cammino spirituale si aumenta la consapevolezza di chi si e’ veramente, e poi, piano piano, si comincia a sperimentare la differenza tra l’essere nell’ego e l’essere nella Mente Corretta (o nel Se’).


LA GUARIGIONE SPIRITUALE
In questi ultimi anni vi e’ stata un’accelerazione a livello mondiale nella crescita spirituale degli individui e nell’interesse per il cammino spirituale. Questa crescita “a catena”, questo infettarsi a vicenda di cui parla Osho nel paragrafo citato piu’ sopra, e’ di vitale importanza per la sopravvivenza del nostro pianeta, ed e’ una necessita’ per tutti noi, poiche’ siamo alle soglie di grandi cambiamenti. Alcuni parlano di un balzo quantico nella consapevolezza dell’umanita’, un nuovo passo nell’evoluzione della specie umana. Data la posta in gioco, e’ ovvio che vi siano resistenze e paure, cosi’ come trepidazione ed entusiasmo per questo cammino, in coloro che lo intraprendono. E vi sono ovviamente difficolta’ e ostacoli posti dall’ego, cioe’ da noi stessi, sul nostro stesso cammino. Vi sono vari metodi per affrontare gli ostacoli e superarli. Uno di questi e’ seguire la guida di un Maestro. Ovviamente e’ difficile trovare un vero Maestro, poiche’ come dicevo molti cosiddetti Maestri sono essi stessi vittime del loro ego spirituale. Un vero Maestro, nella mia esperienza, e’ qualcuno che non cerca di creare dipendenza, ma che incoraggia il discepolo a perseguire il proprio cammino autonomamente, dandogli degli strumenti temporanei, a cui non attaccarsi, perche’ a volte si creano dipendenze non solo dal Maestro, ma anche dalla tecnica. Ogni tecnica va usata finche’ e utile, e poi abbandonata quando non e’ piu’ necessaria. La tecnica, sia essa lo yoga, la meditazione, il respiro, il tantra, ecc... non e’ che uno strumento, una barca con cui attraversare il fiume ed andare sull’altra sponda. Una volta arrivati sull’altra sponda, non abbiamo bisogno di caricarci la barca sulle spalle per proseguire nel cammino. Magari avremo bisogno di una bicicletta, o di un auto, o di un cavallo, ma dobbiamo abbandonare la barca, perche’ altrimenti diventa un peso inutile. La stessa cosa dobbiamo fare con gli insegnanti: una volta che abbiamo imparato da loro quello che c’era da imparare, li ringraziamo e proseguiamo sul nostro cammino. Dalla scuola elementare progrediamo verso la scuola media e poi la scuola superiore. Se restassimo sempre con lo stesso insegnante sarebbe come ripetere sempre la scuola elementare.... Alla fine noi siamo Maestri di noi stessi, e solo noi sappiamo esattamente di cosa abbiamo bisogno in qualsiasi momento della nostra esistenza. Ed e’ solo seguendo la nostra stessa intuizione che troveremo cio’ di cui abbiamo bisogno. Vi invito quindi a sperimentare, a seguire la vostra intuizione, con leggerezza, ma con perseveranza, poiche’ il cammino e’ pieno di ostacoli, e allo stesso tempo e’ un cammino gioioso, perche’ la nostra anima gioisce quando sa di essere sul cammino giusto per la propria realizzazione. Con questo augurio nel cuore vi saluto alla maniera orientale: NAMASTE’, che significa: RICONOSCO E ONORO IL DIVINO CHE E’ IN TE!

Da una intervista a Osho (The Last Testament, vol.1, disponibile su YOUTUBE con il titolo “Waking Up the World”)http://www.youtube.com/watch?v=3zWh11S7E-I(traduzione dell’autore).

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