venerdì 9 marzo 2012

USA L'AUTOIPNOSI


La società ti ipnotizza

A meno che tu non ne esca, a meno che tu non capisca l’intero meccanismo, il condizionamento – lo stato ipnotico nel quale stai vivendo – a meno che non te ne fai carico, lo guardi, lo abbandoni, non diventerai mai estatico e non sarai mai capace di cantare la canzone che eri venuto a cantare. Allora morirai senza aver cantato la tua canzone. Allora morirai senza aver danzato la tua danza. Allora morirai senza aver mai vissuto. La tua vita è solo una speranza, non è una realtà. Può diventare una realtà. Questa nevrosi che chiami società, civilizzazione, cultura, educazione, questa nevrosi ha una struttura sottile. La struttura è questa: ti dà idee simboliche in modo che la realtà, man mano, diventi offuscata, che tu non possa vedere ciò che è reale e cominci ad attaccarti all’irreale.
... Qui è una cosa che si osserva quotidianamente, quando la gente inizia a meditare e comincia a sentire la propria energia crescere, comincia a sentirsi felice, immediatamente vengono da me e dicono: “Sta accadendo una cosa molto strana. Mi sento felice e mi sento anche in colpa, senza nessun motivo.” In colpa? Sono così stupiti. Perché uno dovrebbe sentirsi in colpa? Sanno che non c’è motivo – non hanno fatto nulla di male. Da dove arriva questo senso di colpa? Nasce dal condizionamento profondamente radicato che la gioia è qualcosa di male. Essere tristi va bene ma essere felici non è permesso. Osho


 Ipnosi nell’antichità

La scienza dell’ipnosi ha attraversato periodi veramente disastrosi. È una delle arti più belle ed è stata utilizzata per secoli nell’Est. Si rifà a Pitagora che riferì che era anche usata ad Atlantide, il continente sommerso. Il suo scopo era quello di aiutarti, dall’esterno, a trovare la pace, la tranquillità, il silenzio. In Sanscrito viene denominata Tandra. Nello stato del Tandra, o ipnosi, sei molto vicino alla consapevolezza dei risvegliati; solo uno strato sottile e trasparente ti separa dai risvegliati e può essere spezzato molto facilmente.
Poche sessioni di ipnosi nelle mani giuste possono aiutarti a crescere nella consapevolezza. È un’esperienza molto strana che agisce attraverso la creazione intenzionale di un sonno profondo che può rimuovere il tuo sonno ordinario – ciò che tu definisci essere sveglio. Osho


 Ipnosi e meditazione

Si è sperimentata la meditazione e si è sperimentato l’ipnotismo, ma sempre separatamente. Perciò la meditazione in un certo senso manca di vitalità e l’ipnotismo è assenza di consapevolezza. Questa nuova combinazione introduce nuove qualità. Sei in meditazione, però la tua meditazione non manca più di vitalità, perché l’ipnosi ti fa sentire rilassato, calmo, rivitalizzato. E contemporaneamente sei in uno stato di ipnosi, che però non è inconsapevolezza, perché la meditazione mantiene viva la tua attenzione. Finora nessuno ha mai sperimentato la combinazione delle due tecniche, perché essendo in contraddizione, sembra impossibile utilizzarle congiuntamente. Ma, come voi ben sapete, a me piacciono le contraddizioni... non concepisco che due cose possano essere in contraddizione tra di loro. Ho capito che ogni cosa può essere complementare ad un’altra. E l’insieme di ipnosi e meditazione è un’esperienza molto più ricca di quelle che puoi ottenere separatamente da ognuna delle due tecniche. Osho


 La condanna dell’ipnosi

In tempi molto antichi l’ipnosi veniva considerata una porta verso la meditazione. Ma il cristianesimo, nel Medio Evo, condannò l’ipnosi, così come la stregoneria. E quella condanna persiste tuttora, anche nella mente di coloro che, pur non essendo cristiani, sono influenzati, senza rendersene conto, dall’ideologia cristiana. Perché il cristianesimo era contrario all’ipnosi? Era contrario perché l’ipnosi conduce direttamente alla  meditazione, senza bisogno del prete, della chiesa e nemmeno di dio. Il problema era proprio questo. L’ipnosi è sempre stata la porta verso la meditazione. Osho


 Usa l’autoipnosi

L’auto-ipnosi deve essere al servizio della meditazione: quella è la sua utilizzazione più alta. Ma può anche essere usata per migliorare lo stato di salute, per allungare la vita; può servire l’amore, l’amicizia, il coraggio.
L’auto-ipnosi può esserti d’aiuto in ciò che vuoi: può aiutarti a vincere la paura dell’ignoto, la paura della morte; può aiutarti a stare da solo, in silenzio, in pace con te stesso. Può insegnarti a mantenere un flusso costante di meditazione ventiquattro ore al giorno. Puoi addirittura darti questo suggerimento: “Anche nel sonno la fiammella della mia consapevolezza continuerà ad ardere per tutta la notte, senza disturbare il sonno”. Osho
   

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