lunedì 18 novembre 2013

Amare senza desiderare: una meta umana

Noi umani viviamo come occultati in un incantesimo, che ci nasconde la reale natura della condizione in cui viviamo.

E’ solo a causa della strutturazione

La scienza dello spirito ci dice, che se potessimo vederci con gli “occhi dello spirito”, vedremmo che noi umani non siamo separati gli uni dagli altri, e che come spiriti viviamo in una completa unità, in una compenetrazione assoluta. La realtà della nostra vita ci appare frammentata in percezione e concetto, soggetto e oggetto come due cose distinte, divise. In sé la natura, le nostre entità non sono separate, ma parte di un unico corpo, di un’unica entità.


E’ solo a causa della strutturazione della nostra coscienza che tutto appare duale, disunito: l’anima è fatta in modo da farci sperimentare una “separazione”, una distinzione fra i corpi: io sono qui, lui è là. Ed è anche un bene che sia così: poiché se ci si affacciasse la reale condizione in cui siamo posti (condizione che viviamo durante lo stato di sonno e dopo la morte), ci scopriremmo parte di una realtà “marina”, in cui come onde viviamo gli uni negli altri, senza possibilità di poterci afferrare in un nucleo individuale. Di continuo, immergendoci nell’ambiente e negli altri, saremmo di continuo trasformati in ciò che attraversiamo. Saremmo soggetti ad una continua e perenne metamorfosi: diventeremmo sempre qualcosa di altro rispetto a noi stessi.


La saggia natura corporea ci ha posti quindi in un “incantesimo benedetto”, entro il quale dobbiamo vivere l’illusione di essere separati. Questo genera il particolare stato di coscienza umano: ma è anche la base su cui si origina ogni sofferenza, nostalgia e malinconia. L’umano appare come un “eterno insoddisfatto”, perché mancandogli di continuo la coscienza dell’unità con il mondo e gli altri, tenta di sopperire a questa tramite artificiosi sotterfugi. Soprattutto nei sentimenti.


L’uomo, ad esempio, desidera una compagna e la vorrebbe legare a sé per sempre, compiendo un assurdo: vorrebbe compiere un’unione, una saldatura che è invece già realizzata dall’eternità: ella è già legata a lui, essendo parte dell’universo dove entrambi ne sono un particella costitutiva.


da
http://www.fisicaquantistica.it/esoterismo/amare-senza-desiderare-una-meta-umana

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