giovedì 30 ottobre 2014

La fine del "dramma" di vita

Gran parte del cosiddetto ‘male’ che avviene nella vita delle persone è dovuto all’inconsapevolezza. Si crea da solo, o, meglio, è creato dall’io. Talvolta io chiamo queste cose “dramma”. Quando siamo pienamente consapevoli, il dramma non entra più nella nostra vita. Vorrei rammentare brevemente come opera l’io e come crea il dramma.

L’io è la mente non osservata che gestisce la nostra vita quando non siamo presenti come consapevolezza testimone, come osservatori. L’io si percepisce come frammento separato in un universo ostile, senza alcuna connessione interiore con ogni altro essere, circondato da altri io che considera potenziali minacce o che cercherà di usare per i propri fini. Gli schemi fondamentali dell’io sono creati per combattere la sua radicata paura e il suo senso di mancanza. Si tratta di resistenza, dominio, potere, avidità, difesa, attacco. Alcune delle strategie dell’io sono estremamente abili, eppure non risolvono mai alcuno dei suoi problemi, semplicemente perché l’io stesso è il problema.


Quando gli io si riuniscono insieme, che si tratti di rapporti personali o di organizzazioni o istituzioni, prima o poi accade il “male”: un dramma di qualche genere, sotto forma di conflitti, problemi, lotte di potere, violenza emotiva o fisica, eccetera. Fra questi vi sono mali collettivi come guerre, genocidi e sfruttamenti, tutti dovuti all’inconsapevolezza accumulata. Inoltre molti tipi di malattie sono causati dalla resistenza continua dell’io, che crea restrizioni e blocchi nel flusso di energia attraverso il corpo. Quando ci ricolleghiamo all’Essere e non siamo più gestiti dalla nostra mente, smettiamo di creare queste cose. Non creiamo e non partecipiamo più al dramma.

Quando due o più io si uniscono insieme, ne consegue un dramma di qualche genere. Ma anche chi vive completamente solo crea il proprio dramma. Quando noi ci sentiamo dispiaciuti per noi stessi, questo è dramma. Quando ci sentiamo in colpa o in ansia, questo è dramma. Quando lasciamo che il passato o il futuro oscurino il presente, creiamo il tempo, il tempo psicologico, la sostanza di cui è fatto il dramma. Quando non onoriamo il momento presente consentendogli di essere, creiamo il dramma.

Quasi tutti sono innamorati del proprio dramma di vita particolare. La loro storia è la loro identità. L’io gestisce la loro vita. Vi hanno investito l’intero loro senso del sé. Perfino la loro ricerca (di solito infruttuosa) di una risposta, di una soluzione, o di una guarigione ne diventa parte. Ciò che temono e a cui resistono di più è la fine del loro dramma. Fintanto che SONO la loro mente, ciò che temono e a cui resistono di più è il loro risveglio.

Quando viviamo in completa accettazione di ciò che esiste, questa è la fine di ogni dramma della nostra vita. Nessuno può nemmeno litigare con noi, per quanto ci provi. Non possiamo litigare con una persona pienamente consapevole. Il litigio implica l’identificazione con la mente e una posizione mentale, nonché resistenza e reazione alla posizione dell’altra persona. Il risultato è che le opposte polarità si forniscono energia reciprocamente. Questa è la meccanica dell’inconsapevolezza. Possiamo ancora esprimere la nostra opinione chiaramente e fermamente, ma non vi sarà dietro nessuna forza reattiva, nessuna difesa e nessun attacco. Allora non si trasformerà in dramma. Quando siamo pienamente consapevoli, smettiamo di essere in conflitto. “Nessuno che sia in unione con se stesso può nemmeno concepire un conflitto”: questo si riferisce non soltanto al conflitto con altre persone ma fondamentalmente al conflitto dentro di noi, che viene meno quando non vi è più alcuno scontro fra le esigenze e le aspettative della mente e ciò che esiste. 


Eckhart Tolle

tratto da "Il potere di Adesso" - Armenia editore 

fonte: http://www.riflessioni.it/testi/dramma.htm 


http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

Esercizi con l’Energia

Sappiamo che l’energia non la si prende in qualche piano astrale, o in qualche forma magica, l’energia l’abbiamo dentro di noi, quando respiriamo ad esempio, consumiamo energia, quando mangiamo la riprendiamo.
Questo potere è fisico. È misterioso sì, ma solo perché pochi investigano sulla sua natura magica.
Questa energia nella magia è molto importante, la utilizziamo per qualunque scopo, per caricare pietre, per caricare il circolo magico, per caricare sacchettini, amuleti e cosi via.
Primo Esercizio
Parte Prima:
 Calmatevi. Respirate a fondo. Strofinate insieme i palmi delle mani per venti secondi. Cominciate lentamente e poi strofinate sempre più veloce. Sentite i vostri muscoli in tensione. Sentite i vostri palmi riscaldarsi. Poi, all’improvviso, fermatevi e tenete la mani a pochi centimetri l’una dall’altra. Le sentite formicolare? Questa è una manifestazione del potere. Strofinando insieme le mani ed usando i muscoli delle braccia e delle spalle, avete accumulato energia –potere magico. Scorre dai vostri palmi mentre tenete separate le mani.
Se non sentite nulla, praticate questo esercizio una o due volte al giorno fino a quando non ci riuscite. Ricordate, non forzatevi a sentire il potere. Sforzandovi di più non otterrete nulla. Rilassatevi e consentitevi di sentire ciò che è stato lì per tutto il tempo.
Parte Seconda: Dopo che avrete veramente avvertito questa energia, cominciate a modellarla in qualche forma. Usate la visualizzazione per fare ciò. Appena dopo aver strofinato le mani, mentre stanno ancora formicolando, visualizzate le scariche di energia –forse blu elettrico o viola- passare dal vostro palmo destro (proiettivo) a quello ricettivo (sinistro). Se siete mancini, invertite le direzioni.
Ricordate i film fantastici o di fantascienza in cui il mago lancia i suoi poteri dalla mano? Ricordate l’effetto che faceva nella sua forma cinematografica. Se desiderate, usate un’immagine simile per visualizzare il potere personale che scorre dai vostri palmi. Anche se quello era solo un effetto speciale, questo, naturalmente, è vero, e noi possiamo usare questa immagine per mandare veramente il potere.
Parte Terza: Ora immaginate questa energia muoversi in un lento vortice in senso orario tra i vostri palmi. Formate con essa una palla luminosa, pulsante di energia magica. Osservate le sue dimensioni, il suo colore, sentite la forza ed il calore nei vostri palmi. Questo è un pochino di energia che avete rilasciato con il vostro corpo. Non c’è nulla di sovrannaturale in ciò. Mettete le vostre mani a coppa attorno alla palla. Fatela aumentare o diminuire di grandezza con la vostra visualizzazione. Infine spingetela nel vostro stomaco e riassorbitela nel sistema.
Questo non è solo molto divertente, ma è anche una preziosa esperienza di apprendimento magico. Quando avrete padroneggiato l’arte delle sfere di energia, passate a sentire i campi di energia.
Secondo Esercizio
(Bisogna essere pratici del primo) questo esercizio vi aiuterà a sentire l’energia che scorre nelle piante, nelle pietre e nella terra.
Sedetevi o state in piedi di fronte ad una pianta. Sembra che le erbe e le piante con i boccioli funzionino meglio. In caso di necessità, si possono usare anche i fiori recisi. Respirate a fondo per qualche momento e ripulite i pensieri. Mettete la mano ricettiva (sinistra) pochi centimetri al di sopra della pianta. Sentite un battito sordo, una vibrazione, una ondata di calore, o semplicemente un cambio di energie nella vostra mano? Sentite la forza interiore della pianta?
Se è così, bene –avete sentito l’energia. . Cercate allora di sentire l’energia di pietre e cristalli. Mettete un cristallo, diciamo di quarzo, su di un tavolo, e passate sopra la vostra mano ricettiva. Allargate le vostre sensazioni e diventate consapevoli delle energie non visibili, ma vitali che pulsano nel cristallo.
Ricordate che tutti gli oggetti naturali sono manifestazioni dell’Energia divina. Con la pratica possiamo avvertire il potere che risiede in essi. Se avete difficoltà a sentire questi poteri, strofinate leggermente i palmi per sensibilizzarli, e riprovate.
Terzo Esercizio
Ora che avete sentito il potere, usate la visualizzazione per spostarlo intorno. Non dovreste più aver bisogno di strofinare i palmi per accumulare l’energia –potete fare questo semplicemente concentrarvi su di essa. Uno dei metodi più semplici è stringere i muscoli –contrarre il corpo. Questo accumula energia, ecco perché dobbiamo rilassarci nella meditazione. La meditazione abbassa le nostre energie e ci consente di scivolare via da questo mondo.
Quando vi sentite scoppiare di potere, stendete la vostra mano destra (proiettiva) e dirigete l’energia dal vostro corpo, attraverso il braccio e fuori dalle dita. Usate la vostra visualizzazione. Sentitela e vedetela veramente mentre scorre fuori da voi.
Per fare pratica, provate a stare in casa. Accumulate in voi l’energia. Dirigetela in ogni stanza, guardate mentre penetra in ogni parte dei muri, nelle porte e nelle finestre. Non state creando un antifurto psichico, ma una protezione magica, quindi visualizzate l\’energia formare una barriera invisibile attraverso la quale non può passare alcuna negatività o intruso.
Dopo aver “sigillato” la casa, interrompete il flusso di energia. Potete fare ciò con la visualizzazione, o scotendo la mano. Avvertite la vostra energia protettiva che risiede nei muri nella vostra casa ora protetta.
Si, lo avete fatto con la vostra mente, ma anche con il potere. L’energia è reale e la vostra abilità di manipolare l\’energia determina l’efficacia dei vostri circoli e dei rituali.
Lavorate ogni giorno, avvertendo e dirigendo il potere. Fatene una specie di gioco magico fino a quando non raggiungerete il punto in cui non dovrete fermarvi a pensare, “Posso farlo? Posso accumulare potere?”

Tratto da “Wicca” di Scott Cunningham

http://risvegliati.altervista.org/esercizi-lenergia/#more-3968
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Perché otteniamo sempre gli stessi risultati?



"Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi". Albert Einstein


Tante volte vorremmo che le cose andassero in maniera diversa. 
Io sono il primo a credere che per cambiare grandi cose bisogna partire dalle più piccole, ma a volte anche quelle più piccole, a partire dai semplici gesti, alle semplici azioni che si posso fare per esempio nel proprio alloggio o appartamento non le vediamo, o facciamo finta di non vederle. L'esempio più eclatante è la sedia, che viene usata da quasi tutti come appendi abiti e non come uno strumento per appoggiare le proprie "chiappe". 

Così una riflessione sull'ordine e sulla pulizia, che alla fine non è nient'altro che una proiezione mentale del nostro ordine mentale che si manifesta nella realtà calza a pennello. 
In questo caso il dis-ordine che abbiamo nella "zucca" si proietta sulla casa in disordine e sulla sedia con i vestiti ammassati sopra.

Così è lecito riflettere sul perché di tanti non cambiamenti, di tanti non, anche quelli più enormi NON.

Così la nostra mente che usiamo a bassissima percentuale di funzionamento e consapevolezza, rimane sulle stesse cose, e sugli stessi risultati.

Per esempio prova ad elencare 10 cose che fai ogni giorno, poi di queste 10 inizi a toglierne una, cambiandola e facendo qualcos'altro...9+1, 8+2, 7+3 ecc.ecc...

Life is Change!

http://ilsole24h.blogspot.it/2014/10/perche-otteniamo-sempre-gli-stessi.html
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mercoledì 29 ottobre 2014

TECNICHE PNL : LA SCOZZATA

La scozzata è una tecnica di intervento che si basa sull'utilizzo delle submodalità.
Attraverso una scozzata si sostituiscono due immagini interiori tra di loro.
Alla parola Italiana scozzata corrisponde l'inglese "swish" che è un termine onomatopeico.
Il modus operandi più abituale è il seguente: un'immagine si allontana molto velocemente mentre allo stesso posto ne arriva un'altra.

Le scozzate possono essere viste come ancore che creano un movimento verso un futuro desiderabile. Installiamo delle scelte per una nuova maniera di vivere. Una scozzata può anche servire a fissare i propri obiettivi per il futuro.
"Scozzare" significa passare rapidamente dalla situazione problema alla situazione risultato

PRINCIPI ALLA BASE DELLA SCOZZATA

  • Identificate i due stati (o valori\credenze) che volete contrastare.
  • Elicitare le submodalità di entrambi
  • Trovare le submodalità critiche (quelle che causano una differenza; le più frequenti sono LUMINOSITA', FUOCO, ASSOCIATO, DISTANZA)
  • Create un vuoto e riempitelo - eliminate la prima e spostate le submodalità della seconda alla prima
  • Test e ricalco sul futuro
Nella scozzata, lo stato presente non desiderato deve essere associato (fa sì che lo stato presente si "fissi" nel passato). Lo stato desiderato deve essere disassociato (ciò lo fa diventare una direzione, non un risultato).

SCOZZATA STANDARD

Passaggi
  • Avere un’immagine del comportamento desiderato o del tipo di persona che vorreste essere.
  • Se questo stato avesse un’immagine dove lo collocheresti?
  • Dove sono le cose di cui ti senti sicuro?
  • Prendere l’immagine vecchia, allontanarla finché non diventa un piccolo puntino. (aiutarsi con il dito della mano)
  • Far tornare dal piccolo punto l’immagine positiva nel posto delle cose sicure
  • Ripetere con una pausa tra una volta e l’altra, aprire e chiudere gli occhi e ripetere per sette volte (è un numero indicativo)
N.B. Abbiate una rappresentazione dettagliata dello stato desiderato

SCOZZATA METODO DUE

Questo secondo metodo abbiamo osservato che riscontra un ancora maggiore successo in quanto opera automaticamente su due submodalità: distanza e grandezza.

Passaggi
  • Avere un immagine del comportamento desiderato.
  • Se questo stato avesse un’immagine dove lo collocheresti?
  • Dove sono le cose di cui sei sicura?
  • Prendere l’immagine vecchia e allontanarla finché non diventa un puntino.....aiutare con la mano.
  • Far tornare dal piccolo punto l’immagine positiva nel posto delle cose sicure. Ripetere con pausa tra una volta e l’altra aprire e chiudere gli occhi e ripetere per 7 volte.
  • Indicare un posto nello spazio o sul corpo dove collocare l’immagine.
Una scozzata può avere una forte forza suggestiva.
Il concetto della scozzata è basato sul fatto che nei comportamenti obbligati è abituale la produzione mentale di un'immagine chiave che "guida" la persona ad agire in maniera costante..
Queste immagini sono abitualmente grosse, nitide e vicine.
Con la scozzata sostituiamo un comportamento indesiderato con un comportamento desiderato.

Alcuni Accorgimenti per una Scozzata più efficace

  • Siate associati nel vecchio modo di comportarvi
  • Abbiate una rappresentazione dettagliata dello stato desiderato
  • Se siete associati nell'immagine finale = risultato
  • Se siete disassociati = direzione
    (+ motivante)
  • 5. Chiudete gli occhi durante ogni passo del processo e apriteli tra l'uno e l'altro

Scozzata all'interno di una Strategia

Poichè ogni strategia è una sequenza di canali rappresentazionali, (ad esempio possiamo passare da una  modalità auditiva ad una modalità cenestesica) possiamo eseguire scozzate su tutti singoli elementi della strategia. In particolare, modificare un elemento critico della strategia, quando questa appaia inadatta, può portare ad un nuovo comportamento in maniera a volte rapidissima


http://www.pnl-nlp.org/download/pnl3/page.php?pg=117


 


Schema del metodo:
LA SCOZZATA
Chiavi per ottenere dei risultati positivi
* Le scozzate sono ancore che creano un movimento verso un futuro desiderabile
* Noi installiamo delle scelte per una nuova maniera di vivere invece che cambiare o rimuovere delle vecchie abitudini
Effettuare una scozzata
1. Create un'immagine del comportamento o della situazione che vorreste cambiare
2. Create un'immagine del tipo di persona che vorreste essere
3. Modificate l'intensità visuale dello stato desiderato (luminosità, dimensioni etc.)
4. Portate indietro la vecchia immagine, entrateci dentro
5. Ora inserite nell'angolo in alto a sinistra un'immagine piccola e nera dello stato desiderato
6. Ingrandite e rendete più luminoso il piccolo punto (velocemente!)
7. Ripetete il punto 6 almeno 7 volte
IMPORTANTE
1. Siate associati nel vecchio modo di comportarvi
2. Abbiate una rappresentazione dettagliata dello stato desiderato
3. Se siete associati nell'immagine finale = risultato
4. Se siete disassociati = direzione
(+ motivante)
5. Chiudete gli occhi durante ogni passo del processo e apriteli tra l'uno e l'altro
http://www.neurolinguistic.com/pnl/new/ipnosi/link2/pnl_scoz.htm

LO SCHEMA DELLA SCOZZATA DI RICHARD BANDLER
dal libro usa il cervello per cambiare

1. Ldentiiicare il contesto . "Prima di tutto, individua il punto in
cui sei in crisi o bloccato. In che occasione, o in che momento vor resti
comportarti o reagite diversamente da come fai adesso? Potresti
scegl!ere qualcosa come il vizio di mangiarti le unghie, oppure potresti
scegliere qualcosa come arrabbiarti con tuo marito. o tua moglie".

2. Identificare l'immagine che dà l'avvio al comportamento. "Adesso
voglio che identifichi cosa effettivamente vedi in quella situazione
subito prima di iniziare il comportamento che non ti piace . Siccome
in queste occasioni la maggior parte delle persone inserisce il proprio
'pilota automatico', può essere utile fare realmente ciò che deve pre-
cedere il comportamento stesso, in modo da poter vedere di cosa si
tratta". Questo è ciò che ho fatto con J ack. Ho dovuto fargli portare
la mano verso il viso, e utilizzare quell'immagine. Siccome questa è
l'immagine che dà l'avvio a una certa reazione che alla persona non
piace, a questa immagine dovrebbe essere associata almeno una certa
sgradevolezza. Più è sgradevole, meglio funzionerà.

3. Creare l'immagine dell'esito .  Adesso crea una seconda immagine
di come ti vedresti diverso se avessi già ottenuto il cambiamento
desiderato. Voglio che continui a regolare questa immagine finché per
te non diviene un'immagine veramente attraente, qualcosa che ti attrae
fortemente" . Mentre il vostro compagno crea l'immagine in questione
, voglio che osserviate le sue reazioni, in modo da esser sicuri
che si tratta di qualcosa che veramente gli piace e lo attrae. Bisogna
che in viso gli compaia una luce che vi dice che ciò che lui si sta
raffigurando è qualcosa che veramente vale la pena di ottenere. Se
osservandolo non riuscite ad avere le prove che si tratta di qualcosa
che vale la pena di ottenere, non dateglielo.

4. La scozzata. "Adesso 'scozza' le due immagini. Comincia col
vedere l'immagine di partenza, grande e luminosa. Quindi colloca una
piccola raffigurazione scura dell'immagine dell'esito nell'angolo inferiore
destro. La piccola immagine scura diventerà via via più grande
e luminosa e coprirà la prima immagine, che si oscurerà e rirnpicciolirà
in fretta, nel tempo che vi ci vuole a dire 'scozza'. Infine, oscura
completamente lo schermo, o apri gli occhi. Ripeti la scozzata per un
totale di cinque volte. Accertati di oscurare lo schermo al termine di
ogni scozzata".

5. Verifica .
a. "Adesso ricrea la prima immagine... Che succede?". Se la
scozzata è stata efficace, farlo gli sarà difficile. L'immagine tenderà a
svanire e a essere sostituita dalla seconda immagine, quella di come
si desidera essere.
b. Un secondo tipo di verifica è quello comportamentale: trovate
un modo per creare la situazione di avvio rappresentata nell'immagine
di partenza del vostro compagno. Se in quell'immagine è rappresentato
un comportamento della persona stessa, come nel caso di
Jack, chiedetele di eseguirlo. Se quell'immagine rappresenta qualcun
altro che offre un cioccolatino o una sigaretta, o urla, allora voglio
che voi stessi lo facciate con il vostro compagno, osservando queI
che fa e il modo in cui reagisce.
Se al momento della verifica il comportamento è testato lo stesso,
tornate indietro e ripetete lo schema della scozzata. Vedete se riuscite
a capire cosa avete trascurato, o che altro potreste fare per far funzionare
Usare il Cervello per Cambiare
L'uso delle submodalità nella programmazione neurolinguistica
Voto medio su 4 recensioni: Buono
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Come si formano quanto ci condizionano come cambiare
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lunedì 27 ottobre 2014

LIBERARE LA MENTE DAL CONDIZIONAMENTO E' LA FINE DELLA SOFFERENZA


"Se siamo un minimo capaci di osservare, vedremo che la mente è sempre attiva alla sua superficie, occupata con il conformismo, il lavoro, il guadagnarci la vita, l'espressione di determinate tendenze, doni, talenti o con l'acquisizione di determinate conoscenze tecniche. La maggior parte di noi si accontenta di vivere a questo livello superficiale.
Osservate voi stessi, sto descrivendo ciò che avviene alla superficie nella nostra vita quotidiana: distrazioni, fughe, occasionali cadute nella paura, adeguamenti alla moglie, al marito, alla famiglia, alla società, alla tradizione e così via. La maggior parte di noi è soddisfatta di questa superficialità. Potete essere socialmente floridi, potete avere innumerevoli proprietà, automobili, case, frigoriferi, pace superficiale; ma se non viene in essere ciò che è incommensurabile, ci sarà sempre sofferenza.

Liberare la mente dal condizionamento è la fine della sofferenza. È molto interessante scoprire da soli i modi in cui la vostra mente è occupata. Che si tratti di che cosa cucinare, dei figli, dei divertimenti, della virtù o di Dio, la mente è sempre occupata.

Ma può una mente occupata vedere qualcosa di nuovo, qualcosa al di là della sua occupazione?
Che cosa accade alla mente se non è occupata?
Abbiamo paura di non essere occupati, paura delle sue implicazioni sociali. Una persona che non è occupata potrebbe scoprire se stessa così com'è, perciò l'occupazione diventa una fuga da ciò che si è.

Ma il nuovo non può manifestarsi finchè la mente è occupata. Solo la mente che è completamente non occupata può ricevere qualcosa di nuovo. Solo quando la mente è libera da qualunque senso di dipendenza può trovare l'incommensurabile."

Il mondo alla rovescia Igor Sibaldi

domenica 26 ottobre 2014

LE VOSTRE EMANAZIONI IMPREGNANO L’AMBIENTE


«Quante persone sono consapevoli che, nei luoghi che frequentano, ogni muro, ogni oggetto … tutto è impregnato delle loro emanazioni? È il lato magico della presenza: ciascuno deposita su ciò che lo circonda degli strati che sono buoni o cattivi conduttori degli influssi celesti. Se si proiettano continuamente pensieri, parole e sentimenti negativi, gli oggetti, come calamite, attirano certe correnti oscure e nocive che circolano nell’Universo. Ed è vero anche il contrario: se si coltivano dentro di sé pensieri e sentimenti di saggezza e di amore, e si pronunciano parole vivificanti, si depositano dei buoni fluidi sugli oggetti, che diventano conduttori della luce, della gioia e della salute. Allora, quando siete a casa vostra, imparate a toccare gli oggetti con amore e a benedirli, chiedendo alle entità celesti di venire ad occuparli. Dite così: «Spiriti della luce, della purezza e della verità, vi consacro questi oggetti. Siano essi la vostra dimora». Sentirete ben presto quanto l’atmosfera attorno a voi diventerà viva, vibrante».Omraam Mikhaël Aïvanhov


http://risvegliati.altervista.org/le-vostre-emanazioni-impregnano-lambiente/#
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sabato 25 ottobre 2014

Come ottenere tutto (o quasi!) dalla vita: legge di attrazione


Se hai avuto occasione di leggere gli ultimi post che ho scritto e pubblicato qui su BlueMindsFactory, non solo avrai scoperto quali sono le 5 cose da fare per migliorare la tua vita, ma avrai anche imparato 6 facili strategie per attrarre la vita che desideri.


Che si tratti di una salute di ferro, di una nuova e più appagante relazione sentimentale, di un lavoro in linea con le tue qualifiche, o della tua libertà economica, le 6 strategie esaminate ti saranno indispensabili per procedere lungo il cammino articolato dell’auto-realizzazione personale.

Secondo i contenuti tipici della legge di attrazione (e non solo, perché si tratta di concetti noti anche nel campo della Programmazione Neuro-Linguistica):
è indispensabile acquisire una profonda consapevolezza della mente e delle sue potenzialità affinché chiunque abbia la possibilità di manifestare nel futuro realtà congruenti con i propri sogni ed obiettivi di riferimento.

- Tuttavia funziona davvero sempre così?

- E’ realmente possibile vivere come individui “causatori di effetti”?

- Sul serio si può credere di non doversi più adattare ad una realtà predefinita ed immodificabile, per iniziare a creare la propria e personale realtà?

Il dubbio sorge spontaneo, soprattutto quando mi vengono argomentate obiezioni di questo tipo:

“Senti Daria, perché non sono ancora riuscita a realizzare il mio ambizioso progetto lavorativo? Sono anni che cerco di avviare un’attività da libero professionista, e pur applicando alla lettera la legge di attrazione…ancora nulla all’orizzonte”.

Oppure:

“Per quale motivo l’anima gemella non si profila all’orizzonte?! Desidero così tanto una persona con cui condividere il mio cammino di vita, visualizzo costantemente le sue caratteristiche fisiche e morali, eppure…ancora nulla!”

Se anche tu ti trovi in frangenti di questo tipo (un lavoro che non decolla, un partner sentimentale che non compare all’orizzonte, un figlio che non arriva, un conto in banca che non prospera, degli amici che mancano di aiutarti, ecc…), sappi prima di tutto che la legge di attrazione funziona SEMPRE.

E per capire meglio questa affermazione, ecco qui di seguito…

I 3 pilastri della legge di attrazione

1°- SII RESPONSABILE DELLA TUA VITA


Ansia e stress non sono mai ottime alleate cui fare affidamento per attrarre risultati virtuosi.

Quando siamo stressati, mettiamo in circolo nel nostro organismo alti livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) accrescendo il rischio di qualsiasi malattia, dal semplice raffreddore alle più complesse patologie cardiovascolari.

La nostra mente manca di lucidità e concentrazione, dormiamo poco e male, ed aumentiamo la produzione di radicali liberi con un conseguente acceleramento dei processi biologici d’invecchiamento.

In altre parole, sia da un punto di vista cognitivo che fisico tutto il nostro organismo è completamente sotto scacco, dunque… che sogni potremmo mai realizzare con queste premesse?

Ok, so già qual è la tua prossima obiezione. Qualcosa del tipo:


“Io non sono una persona stressata; io divento una persona stressata a forza di continue delusioni personali. È molto frustrante constatare i propri fallimenti nonché l’incapacità di ottenere ciò che tanto si desidera. E con queste premesse, è praticamente impossibile non aversene a male mantenendosi impermeabili ad elevate dosi di ansia e malumore”.

Parole di questo tipo evidenziano una mentalità tipica chi si sente vittima della realtà e delle circostanze, in balia degli eventi e delle situazioni, e abbia deciso di attivarsi contro il contesto piuttosto che fluire col medesimo.

Le risposte che verranno agite saranno di chiusura e lotta, e certamente non di apertura e conciliazione.

Nulla di male, per carità; sono reazioni assolutamente comprensibili oltre che spesso istintive. L’idea tuttavia è andare oltre.

Rifletti con me: quando soffiano venti di difficoltà ed avversità, ha senso impiegare le proprie energie per edificare mura e roccaforti che ne siano da barriera…o piuttosto per costruire mulini in grado di sfruttarne a vantaggio le correnti?

Pensaci.

“Le difficoltà superate sono opportunità guadagnate" W. ChurchillTWITTAMI

Lottare serve solo a compromettere drasticamente la salute del tuo organismo, e nulla di più.
E quanto prima riconoscerai questo meccanismo, tanto più velocemente comprenderai l’utilità di prenderne le distanze.

Smetti di combattere contro la tua vita, ed impara a fluire con essa.

In ogni momento, per qualsiasi circostanza, ricorda che stai ottenendo esattamente ciò di cui hai bisogno per la tua evoluzione.

Se l’Universo/Energia/Spirito (comunque tu lo voglia chiamare) sembra non offrirti esattamente quello che domandi, è perché molto probabilmente per la tua crescita ed il tuo percorso di vita hai bisogno di altro.

Impara a chiedere con la capacità di lasciare andare ogni aspettativa, e rinsalda la certezza che tutto quello che sta accadendo nella tua vita non è mai contro di te…quanto piuttosto PER te.

2°- ASSUMI UNA MENTALITA’ RILASSATA

La realtà esterna non è altro che un riflesso della tua realtà interna.
Il metodo più efficace che hai a disposizione per lavorare sulla qualità del mondo intorno a te, consiste nel lavorare costantemente sulla qualità dei tuoi processi interiori.

Domandare in un’ottica di scarsità, impellenza ed urgenze, ti guiderà alla creazione di un universo fatto di ulteriori scarsità, impellenze ed urgenze: questo è il messaggio che (più o meno consapevolmente) stai inviando all’universo, e questo dunque è anche il tipo di risultato che finirai per ottenere.

È tutto molto semplice: la Vita risponde sempre attraverso una frequenza coerente con i segnali emessi dai tuoi pensieri ed azioni (verbali e/o fisiche), positivi o meno che essi siano.

Lamentarti, ti renderà destinatario di maggiori situazioni per le quali formulare il tuo biasimo; esprimere gratitudine, ti permetterà di celebrare un numero crescente di occasioni per le quali invece essere lieto e grato.

Cosa stai aspettando per essere felice…e per esserlo ancora di più?
Realmente non stai cogliendo nulla nella tua vita per cui essere grato?
Nulla… davvero nulla?!
Pensa per esempio all’affetto delle persone che ti circondano, al calore e protezione della tua casa, alla vita di cui ti è stato fatto dono, alla possibilità di evolvere continuamente tramite le esperienze di questo mondo, alle parole di incoraggiamento che hai appena letto/ascoltato, al cibo che hai gustato nel tuo ultimo pasto, ecc…

Assumi una mentalità rilassata, e sii felice su tutto.

Quello che conta per stare bene non è tanto il poter disporre di situazioni ad hoc prive di problemi e difficoltà, quanto piuttosto esercitare l’attitudine giusta per ogni circostanza.

Smetti di dire a te stesso che DEVI stare meglio, DEVI trovare un partner per la tua vita, o che DEVI avere un figlio; allontana le paure e le costrizioni, assumi una mentalità rilassata, e inizia col credere che PUOI stare meglio, PUOI trovare un partner per la tua vita, e PUOI avere un figlio.

Visto dall’esterno, il consiglio che ti ho appena dato sembra un cambiamento semantico di rilievo trascurabile.

Eppure, fai una prova tu stesso.
Adesso esprimi per un istante a voce alta entrambe le frasi:
DEVO AVERE SUCCESSO

e dopo qualche secondo…
POSSO AVERE SUCCESSO

…incredibile vero?
Sono sicura avrai notato anche tu come la mente sia passata da una cornice limitata di obbligatorietà, urgenza e necessità, ad una prospettiva di più ampio respiro fatta opportunità, fiducia e calma.

Non devi per forza stare bene, perché ti rendi perfettamente conto anche tu che la tua vita vanta numerosi aspetti per i quali essere e sentirti già grato.

Semplicemente, PUOI stare meglio.

Ciò accadrà nel momento in cui smetterai di rincorrere ossessivamente la felicità, e ti renderai conto che già adesso, in questo preciso momento, hai realmente di che essere sereno e soddisfatto.

3°- FAI UN CONTROLLO DI QUALITA’

Come ho già premesso, la legge di attrazione funziona sempre e risponde senza eccezione alcuna.
Soprattutto a ciò che elaboriamo a livello inconscio.

Sono le credenze inconsce a definire quello che nella tua vita stai ottenendo, e qualora ci sia un disallineamento tra ciò che vorresti e ciò che hai, è utile ti adoperi tramite un controllo di qualità a livello di schemi inconsci di pensiero.

Supponiamo per esempio tu abbia il desiderio di aumentare di parecchi zeri il tuo conto in banca; immaginiamo che in famiglia tu abbia respirato e vissuto affermazioni del tipo “il denaro è sporco”, “il denaro rende le persone avide”, “meglio poveri ma onesti piuttosto che ricchi e disonesti”, e così via dicendo sulla trama di questo filo logico.

Credi realmente ti permetterai un domani di diventare ricco?
Credi veramente riuscirai a far fortuna con una sequela di credenze di questo tipo?

Sì certo, a livello consapevole diventare ricco è quello che vai affermando ma…nel profondo della tua psiche, la realtà è assolutamente differente.

Le tue convinzioni di riferimento continuano a sussurrarti che è meglio restare poveri ma onesti, e puoi stare certo che anche ogni piccola moneta in più sul tuo conto corrente verrà in qualche modo proprio da te stesso dilapidata (dopotutto, ti stai sbarazzando di denaro sporco).

“Se cambi il tuo atteggiamento verso le cose, finisci per cambiare le cose” E. M. CioranTWITTAMI


Sono i tuoi pensieri e le emozioni ad essi associate che attraggono quello che accade nella tua vita; e così come la tua mente ti può sostenere, devi considerare che ben al di sotto dei tuoi livelli di consapevolezza potrebbe anche abilmente sabotarti.

Ancor prima di definire nei minimi dettagli il tuo prossimo obiettivo, fermati un momento per rivolgerti questa importante domanda di auto coaching:
“ Cosa credo a proposito di… ? ” (diventare ricco, sposarmi, fare un figlio, inseguire i miei sogni, ecc…).

Scrivi a ruota libera le risposte su un foglio, e abbi cura di non censurare quello che emergerà: stai facendo luce sulle convinzioni che guidano la tua vita e le tue esperienze, e la consapevolezza è il primo livello per agire in termini di cambiamento evolutivo.

Se scopri tra le righe qualcosa di indesiderabile rispetto agli obiettivi che dichiari di voler raggiungere, chiediti allora:
“Cosa ho bisogno di cominciare a credere per ottenere… ? ”

A quel punto il puzzle sarà completato e la lampadina finalmente si accenderà… !

Buon lavoro… e buona vita!

Mi auguro che questo post ti sia d’aiuto e guida per la manifestazione di quanto desideri nella tua vita.
Ricorda sempre che tutto dipende da te e che ognuno di noi è realmente potente oltre l’immaginabile.

Ti aspetto nei commenti più sotto, mi raccomando…
Io e la community di BlueMinds Factory siamo ansiosi di sapere come la pensi per offrirti la nostra risposta!

Inoltre se il post ti è piaciuto, condividilo con le apposite icone di sharing e offri ai tuoi amici la possibilità di leggere un contributo utile ed interessante.

Grazie

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giovedì 23 ottobre 2014

Muro



Mi fermi,mi blocchi,mi metti nel cassetto delle cose morte ma sono qui,sempre qui per te.
La tua sofferenza,la tua paura sono solo dei sentieri verso di te,verso la parte più autentica e reale di te.
Quando tutto si nasconde il tuo volto,il tuo corpo,la tua storia,tutto il tuo essere entra dentro di me.
Mi allontani ma allo stesso tempo mi desideri;sei diventata l’aria che respiro,sei semplicemente l’amore della mia vita.
Ti guardo sempre,anche quando dormi; entro nelle stanze nascoste del tuo essere per cercare di curare tutte le tue ferite.
Mentre cammino verso l’albero della vita tu mi accarezzi la schiena e mi dici:
“Sono sempre con te non temere!”.
Ora non sono qui,ora non sono vivo eppure sono dentro di te,con te e sento che tutto è perfetto.
Solo il fatto di sapere che per un attimo mi hai amato per quello che ero veramente mi rende felice e completo.
La natura del male si apre in me come anche il miracolo della bellezza.
Tu sei tutto per me.
Grazie di avermi amato di nascosto.


Felipe Guerra

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mercoledì 22 ottobre 2014

sii uno con ciò che è immortale.
























Sono venuto per chiamarti a casa.
Chi è in risonanza con le mie parole e le segue interiormente, troverà quel posto e lo conoscerà in tutta la sua completezza, gioia e pienezza.
Sono venuto a chiamarti per allontanarti dalla sofferenza,
dalla paura e da una vita di dolore e farti venire nel tuo Essere divino.
Non sono venuto qui ad offrirti delle belle storie,
per eccitare la tua immaginazione, o per iscriverti a qualche lungo programma, ma per mostrarti come sia disponibile la Verità e per ricordarti che non sei mai separato da lei.
Nessuna persona su questo pianeta è separata dalla Verità nel Cuore, nonostante il mondo sia così vasto e variegato nelle sue espressioni.
Il bene più grande ed il male peggiore sono qui.
In questa foresta fatta di dualità e di complessità devi trovare la strada di casa.
Devi riconquistare il tuo Sé. La saggezza e la fiducia saranno la tua bussola.
Sono molte le voci venute a chiamarti, ma noi oggi siamo qui perché siamo appena stati chiamati dalla voce di Dio, dell’Amore, della Verità.
Non fermarti a metà strada ma arriva fino a casa.
So che la voce che ti ha chiamata è vera ed è la Verità
e che il luogo dove vieni chiamato è anch’esso Reale.
E' all'interno del tuo stesso Cuore.
E' quello che mi dà la forza di essere qui.
Amo vedere gli esseri diventare liberi dall’ipnosi dei condizionamenti, dalle paure, dalle false proiezioni e dalla morsa dell'ego.
So che essere liberi non è difficile.
E’ necessaria solo l'apertura e il sincero desiderio di esserlo.
Non ho bisogno di sentire nulla del tuo passato.
Le tue storie sono di alcun interesse per me.
Non è in questo modo che posso conoscerti.
Ti conosco solo attraverso il Cuore.
Questa è la mia vera connessione con te -
la potenza vivente di Dio.
E' Quello in cui io risuono e corrispondo in te
ed è solo Questo che io conosco.
Posso solo ricordarti di Quello, indicarti ancora e ancora ciò che è ovvio e che è in te stesso.
Ora devi reagire alle mie indicazioni.
Questo completerà lo yoga del vedere.
Trova e sii uno con ciò che è immortale.
Sciogliti nell’Assoluto.
Non andare a dormire.

~ Mooji

19 Ottobre 2014
www.mooji.org
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martedì 21 ottobre 2014

AMA LE TUE EMOZIONI


L’unico problema con la tristezza, la disperazione, la rabbia, l’ansia e l’infelicità, è che vuoi sbarazzartene. Questo è l’unico ostacolo.
Sarebbe appropriato vivere con queste emozioni; sfuggire non è possibile. Esse sono le componenti della situazione in cui la vita può crescere e diventare integrata. Sono le sfide della vita. Accettale.
Sono benedizioni sotto mentite spoglie.
Se vuoi sfuggirle, se vuoi in qualche modo sbarazzartene, allora nasce il problema, perché quando vuoi liberarti di qualcosa non la guardi mai in modo diretto; a quel punto quella cosa cercherà di nascondersi, perché tu la condanni.
Andrà più in profondità nell’inconscio, si nasconderà negli angoli più oscuri del tuo essere dove non riuscirai più a trovarla. Si sposterà nella cantina del tuo essere, e lì si nasconderà.
Ma, naturalmente, più va in profondità e più problemi provoca, perché si mette ad operare da angoli sconosciuti del tuo essere e tu ti ritrovi completamente impotente.
Quindi la prima cosa è: non reprimere mai. La prima cosa è: ciò che è, è. Accetta e lascia che accada; lascia che appaia proprio davanti a te. In realtà, il solo affermare: “Non reprimere”, non è sufficiente.
Se me lo permetti, vorrei dire: “Fattela amica”. Ti senti triste? Fai amicizia con questa sensazione. Abbine compassione. Anche la tristezza ha un suo essere. Lascialo apparire, abbraccialo; siedi insieme a esso, e tienilo per mano. Sii amichevole. Amalo. La tristezza è bellissima! Non c’è nulla di sbagliato in essa. Che ti ha detto che c’è qualcosa di sbagliato nell’essere tristi? La tristezza può solo darti profondità.
La risata è superficiale, la felicità è solo a fior di pelle.
La tristezza arriva fino alle ossa, al midollo. Nulla va così in profondità come la tristezza. Quindi non preoccuparti. Resta con l’emozione, ed essa ti condurrà fino al tuo nucleo più profondo. Viaggerai su quest’onda e sarai in grado di apprendere alcune cose nuove sul tuo essere, cose che non avevi mai saputo prima
Quelle cose possono esserti rivelate solo in uno stato di tristezza, non in uno di gioia.
L’oscurità è anch’essa positiva, l’oscurità è anch’essa divina. Una persona che riesce essere paziente con la sua tristezza, all’improvviso una mattina scoprirà che la felicità sta sorgendo nel suo cuore da qualche fonte nascosta.
Quella fonte nascosta è l’esistenza.
Ti sei guadagnato la felicità se sei stato autenticamente triste; se sei stato autenticamente disperato, infelice, ti sei guadagnato il paradiso. Ne hai pagato il prezzo. Affronta la vita, confrontala.
Ci saranno momenti difficili, ma un giorno vedrai che quei momenti difficili ti hanno dato forza, proprio perché li hai affrontati. Erano necessari. Mentre li stai attraversando sono difficili, ma dopo vedrai che ti hanno reso più integrato.
Senza quei momenti non avresti mai trovato il tuo centro, le tue basi.
Fa’ che esprimere sia una delle azioni fondamentali della tua vita.
Se devi soffrire per questo, soffri pure,
ma non sarai mai un perdente.!!
Quella sofferenza ti renderà sempre più capace di goderti la vita, di celebrare la tua vita.

OSHO


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Spiritual Partner







Spiritual Partner è l’unico servizio di incontri spirituali italiano online!

Questo portale nasce dall’ esigenza di far incontrare le persone che seguono percorsi spirituali.
Frequentando seminari, gruppi di meditazione o attività olistiche ci accorgiamo spesso di quanto sia difficile relazionarsi e sentirsi al sicuro. Non è facile uscire dal proprio guscio e, quando si tenta di farlo, può essere veramente dura!

Qui troverai un contesto protetto per cominciare ad osare …

Qui incontrerai altre “anime” impegnate in un cammino di risveglio che, come te, vogliono manifestare il partner più adatto e/o fare amicizia con persone che sono sul tuo stesso percorso di consapevolezza.
I profili ti aiuteranno a cercare nel database il tuo partner grazie anche a una lista di argomenti e di personaggi del mondo spirituale che tu sceglierai, un nuovo modo di intrattenersi e trovare amici o partner con le stesse preferenze e valori. Nella pagina “Iscriviti” potrai registrarti compilando il tuo profilo.

L ’iscrizione è totalmente gratuita.

Per offrirti un servizio di qualità e per garantirti l’opportunità di trovare ciò che cerchi con il massimo della tranquillità e sicurezza, il team di Spiritual Partner sottopone a un controllo rigoroso tutti i suoi utenti, le loro foto e i loro profili. In questo modo, ti offriamo il nostro impegno per permetterti di chattare, dialogare e intrattenerti con altre “anime” in assoluta affidabilità …
http://spiritualpartner.it
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Il Coraggio di Amare Profondamente



Per amare profondamente devi abbandonare le corazze, devi aprire le braccia, devi esporre la pelle, devi lasciarti andare.
Se ami davvero non puoi essere troppo razionale, non puoi fare calcoli, non puoi tutelarti troppo. Amare profondamente è pericoloso, richiede coraggio e la voglia di vivere pericolosamente.





Sembra fragile la donna che sceglie di amare intensamente.
Ma non lo è.

Perché è una donna che ha accettato la sfida, che non ha paura di esporsi, che ha trovato il coraggio di appassionare il suo cuore e aprire la sua anim
a…

Simona Oberhammer 
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lunedì 20 ottobre 2014

Anima gemella: 10 modi per attirarla


Attirare la tua anima gemella non dovrebbe essere un’impresa così impossibile. Con le giuste mosse e decisamente possibile creare un rapporto ideale con il partner che meglio vibra alla tua frequenza.
Prova ad immaginare di avere una grande terrina di insalata, immagina di arricchirla, condirla con tutti i tuoi ingredienti preferiti. Ecco che hai creato un capolavoro e l’ insalata è proprio come tu la desideri! Questa si chiama Legge di Attrazione. E allo stesso modo puoi selezionare le qualità che desideri nel tuo compagno/a ideale. La tua anima gemella è quella persona che vibra come te e c’è qualcuno là fuori che è esattamente così! Il tuo compito principale è quello di “raccontare” all’ Universo ciò che desideri in un partner e in un rapporto.

1 Elencare: devi essere molto specifico se vuoi che l’ universo comprenda la tua richiesta. Non aver paura di chiedere e lascia andare la tua immaginazione. Ascolta una canzone romantica, che ti piace, o ancor meglio la tua preferita, usa la luce delle candele, guarda un film romantico. Basta sedersi, rilassarsi e lasciare che la tua immaginazione prenda le redini.Se hai qualche difficoltà con la richiesta allora il passo successivo è seguire il prossimo punto.

2 Fai questo esercizio: prendi un pezzo di carta o apri una nuova pagina nel tuo notebook. Ora vai al centro della pagina e traccia una linea verticale lungo il centro. Il lato sinistro è il contrasto e la parte destra è la chiarezza. Sul lato sinistro, elenca tutte le cose che non desideri nella tua anima gemella e sul lato destro elenca tutte le qualità e quello che desideri nella persona e in un rapporto. Non concentrarti sul contrasto, semplicemente fai un elenco. Il contrasto ti aiuta a capire meglio ed ad avere più chiarezza nella richiesta. Quando hai finito, strappa la parte del contrasto e buttala via, meglio ancora se la bruci. Ora focalizza la tua attenzione e l’intenzione per attirare la tua anima gemella!

3 Perdono: è molto importante perdonare se stessi per primi e di conseguenza gli altri, liberarsi dai pesi degli amori passati e anche dei sensi di colpa che molte volte ci portiamo dietro. Questo crea un muro intorno a te che blocca l’ invio dell’ intenzione per attirare la tua anima gemella. Il perdono ti permette di riprendere il tuo potere, lasciare andare il passato e fare spazio per il nuovo.

Il quarto passo è uno degli ingredienti più importanti e cruciali per attirare la tua anima gemella con la legge di attrazione.

4 . Sbarazzati del bagaglio: Il bagaglio che ci portiamo in giro sono le nostre convinzioni negative o limitanti su noi stessi, sull’amore, sulle relazioni e molto altro ancora. Il bagaglio sono anche le vecchie ferite emotive che sono ancora impigliate nel nostro corpo e nella mente. Portare in giro questo bagaglio può renderci deboli vuol dire aumentare esponenzialmente il nostro livello di stress e quindi, di conseguenza, avere problemi ad attirare l’ anima gemella.

5 Lascia andare il bisogno: Questo significa non aver bisogno di qualcuno nella tua vita per completarla o colmarne eventuali vuoti. Tu sei una persona completa e complessa e allo stesso tempo, in costante evoluzione e in crescita. In questo passaggio, continua a lavorare su te stesso e sul tuo bagaglio passato. Ricorda che il tuo obiettivo non è la perfezione, ma la consapevolezza di te stesso e delle limitazioni su cui hai ancora bisogno di lavorare.

6 Crea il vuoto: in questo passaggio è indispensabile fare letteralmente spazio nella tua casa per far arrivare la tua anima gemella. Come? Quando crei quello spazio, l’universo farà quello che serve per colmarlo. Ecco alcuni suggerimenti: lascia liberi un paio di cassetti, fai spazio nel tuo armadio, dormi solo su un lato del letto, parcheggia su un lato del viale non in mezzo. L’universo passerà all’azione per riempire lo spazio con la vostra anima gemella .

7 Vivi autenticamente vivendo la tua verità: è davvero importante che la tua essenza risplenda. E ‘ molto importante essere veri, autentici e non giocare ad essere qualcuno che non si è, crearsi falsi personaggi, E’ DELETERIO! Se senti questo bisogno prova a chiederti: “Quanto mi amo”? Non mi amo abbastanza per onorare la verità di chi sono, cosa voglio nella vita, quello che voglio in un partner ecc? Se viviamo cercando di essere autentici il più possibile, l’universo ci può supportare, e quando viviamo in modo non-autentico, che ci imbattiamo in tutti i tipi di problemi di relazione.

8 Vivi come se la tua anima gemella sia già nella tua vita: sappi che la tua anima gemella è con te in forma vibrazionale e la forma fisica si sta materializzando! Senti la tua anima gemella con tutti i cinque sensi, rendila vera, reale. Prenditi del tempo ogni giorno per visualizzare la tua anima gemella e rendi la visualizzazione ricca di dettagli. Che cosa si prova a passeggiare in un parco con la tua anima gemella? Che cosa si prova a guardare un film insieme? Quando ci si impegna nelle sensazioni, si accelera il potere della manifestazione perché questo crea allineamento con i tuoi desideri e di conseguenza, aumenta la tua vibrazione in questo modo sarà molto più facile attirare la tua anima gemella!

9 Sii grato: ogni giorno ci si dovrebbe ritagliare del tempo per essere grati per tutto quello che abbiamo nella nostra vita. Quando si è grati, si alza la vibrazione, ed è più facile attirare a noi ciò che desideriamo.
10 Consenti: manda la tua intenzione all’ Universo e abbi fiducia che la tua anima gemella arriverà da te


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domenica 19 ottobre 2014

COME PULIERE ENERGETICAMENTE LA VOSTRA CASA


Nota: si tratta di una pulizia che io chiamerei “esoterico-fisica”. Se a qualcuno sembra che sia troppo esoterico o “sa di religione”, vorrei dire che questo tipo di metodi è proprio alla tradizione popolare (campagnola, direi) russa.

Come capire che la casa ha bisogno di una cura?
Ecco, secondo i russi, alcuni indizi:

- arrivano le formiche, gli scarafaggi, altri insetti
- spariscono le cose
- s'ammalano persone e animali domestici
- muoiono le piante
- bruciano le lampadine
- si rompono spesso gli elettrodomestici
- si sentono rumori strani
- le porte/finestre sbattono da sole
- ci sono delle perdite dai rubinetti
- liti frequenti in famiglia
- ci si sente stanchi, il sonno non porta riposo
- qualcuno muore

Se avete notato almeno tre di questi punti, vale la pena di pensare come curare la casa. Bisogna farlo 3-4 volte all'anno, ma cominciate da voi:

1. La doccia salata. Ci mettiamo sotto la doccia, frizionando con il sale il corpo bagnato, tranne i capelli, senza fregare troppo. Il sale è capace di eliminare la negatività vecchia di anni. Ci si sciacqua, chiedendo all'acqua di portare via tutto ciò che non ci deve esserci sul corpo.

2. Casa. Apriamo tutte le finestre, e se possibile, anche la porta d'ingresso. Coloro che hanno paura della corrente, è meglio che lascino la casa. Buttate via senza pietà ciò che non serve (libri, cartacce, scatole, riviste...). Non tenete mai in casa i piatti rotti e anche quelli screpolati: fanno portare via l'energia positiva. Non lasciate mai i piatti sporchi per la notte - attirano gli esseri dell'altro mondo che si cibano degli odori. Mettete a posto gli armadi, riparate gli abiti che ne hanno bisogno e date via quelli che non servono. Pulite gli specchi facendo i movimenti in senso orario. Cercate di ricordare da quanti anni avete lo specchio, e fate tanti giri con lo straccio in mano quanti anni ha lo specchio. Se non lo ricordate, fate 13 giri.

3. Fumigazioni. Servono dei rametti di iperico, di cardo o di erica e un catino di acqua di neve, acqua strutturata o benedetta, mai quella del rubinetto. Sprizzate ogni angolo con questa acqua e bagnate il viso e le mani. Senza asciugarli. Fate bruciare i rametti portandoli per le stanze. Visualizzate che tutto ciò che è negativo se ne va.

4,. Candela. Servono le candele di chiesa o anche normali. Mettete sulla candela un cerchio di carta per proteggere le mani dalla cera che gocciolerà. Girate con la candela accesa tutta la casa, in senso orario, a partire dalla porta d'ingresso. Una particolare attenzione va prestata alle porte. Davanti alla porta d'ingresso, da fuori: fate passare la candela da sx a dx stando in piedi davanti alla porta, lungo il perimetro il suo perimetro. Trattate l'occhiello, le maniglia, il campanello. Fate poi lo stesso ma dalla parte interna della porta.

E ' importante per non far passare l'informazione negativa.

Continuate a girare la casa con la candela in mano prestando attenzione alle finestre, ai mobili, agli attaccapanni, agli angoli.

Trattate molto bene tutti gli elettrodomestici. Anche il computer.

I muri: l'intuito vi suggerirà dove insistere di più. Nel bagno trattate bene lo specchio, e poi pulite bene gli interruttori.

Il letto va trattato con il segno della croce, 3 volte.

Alla fine, ciò che rimane della candela sul piattino, va buttato nella spazzatura e la spazzatura va portata via subito.

5. Dopo la pulizia. Pulite voi stessi, lavando le mani con l'acqua e sapone, poi con il sale, poi massaggiatele, fregatele in senso orario, poi scuotetele.

6. La successiva pulizia. Per verificare la qualità dell'effettuata pulizia della casa, accendete la candela e aspettate che se ne consumi la metà. Guardate la figura formata dalla cera fusa. Se vedete dei filamenti scuri, o se la cera vi sembra di colore scuro o strano, o la figura vi sembra irregolare, brutta, questo significa che la “sporcizia” sottile è rimasta, in qualche percentuale. Se invece, la cera è chiara e non vedete delle bruttezze, è tutto ok. Se avete la necessità di rifare la pulizia della casa, fatelo tra tre giorni.

NOTA: tra l’altro, una volta ho avuto la possibilità di assistere al lavoro di una “guaritrice di campagna” ligure: anche lei scioglieva la candela e esaminava la forma della cera fusa, e anche lei faceva il segno della croce... direi che tutto il mondo è paese e sono forme di “guarigione” basate sul cristianesimo campagnolo, in entrambi i casi.

7. Bruciate le candele (adoperando la forza purificatrice dell’elemento Fuoco), specialmente se in una stanza era successo qualcosa, un evento spiacevole, una lite ecc. Usate le essenza eteriche profumate, i bastoncini d’incenso ecc. L’importante che il profumo vi piaccia.

8. Laviamo i pavimenti. E’ utile lavarli aggiungendo nell’acqua delle erbe (decotti, infusi): iperico, assenzio, pino ecc. E almeno una volta all’anno, lavate il pavimento a mano, malgrado lì abbondanza in ogni casa di vileda e varie... questo creerebbe un’aura particolare, un tocco personale. Anche in questa acqua si può aggiungere qualche goccia di essenze (lavanda, pino, eucalipto, arancio)

9. Cercate di fare più spesso la pulizia umida, specialmente sotto il letto, dietro agli armadi, negli angli, nei soppalchi. Controllate gli scarichi, un intasamento può anche indicare la presenta di un accumulo delle emozioni negative. Il rubinetto che gocciola porta via il benessere e la salute. Chiudete il coperchio del WC.
10. Aerate la casa: aprite le finestre e i finestrini almeno una volta al giorno, con qualsiasi tempo.
11. Usate le campane eoliche.
12. Posso aggiungere: adoperate, chi desidera, il programma di Lenni Rossolovski “L’arminizzazione e purificazione degli ambienti. I campanelli con frequenza alfa”: https://www.youtube.com/watch?v=tssPJI51FBk&list=UUwjS5zwIV6rt4nCQzVminig



Aelita MelinaLA RADIONICA ESOTERICO-SCIENTIFICA RUSSA
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Meditazione guidata Louise Hay - 35 minuti al giorno per cambia...

 






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Meditazione guidata Louise Hay completa - 35 minuti al giorno per cambiare vita
meditazione di louise hay intera. Ascolta e guarisci il tuo corpo, diventa padrone di te stesso e cambia il tuo approccio alla vita. Attrai positività e prosperità cambiando il tuo modo di pensare.

OLTRE LE ABITUDINI

Non riesco ad abbandonare l'abitudine a fumare una sigaretta dopo l'altra. Ho fatto di tutto, ma ho sempre fallito. Fumare è peccato?

Non fare di una mosca un elefante! Le persone religiose sono bravissime in questo. Che cosa accade veramente quando fumi? Fai entrare un po’ di fumo nei polmoni e poi lo fai uscire. È una specie di pranayama... sporco, sudicio, ma sempre un pranayama! Stai facendo yoga, anche se in modo sciocco. Non è peccato; può essere stupido, ma di sicuro non è peccato.

C’è solo un peccato ed è l’inconsapevolezza, e una sola virtù, la consapevolezza.

Continua a fare quello che fai, ma rimani un testimone, e subito la qualità di ciò che fai verrà trasformata.

Non ti dirò di non fumare – ci hai già provato. Tanti cosiddetti santi ti avranno detto di non fumare, perché se fumi andrai all’inferno. Ma Dio non è stupido come i suoi santi: mandare qualcuno all’inferno solo perché fuma qualche sigaretta è una cosa senza senso.

Un giorno Weintraub va al ristorante e ordina uova al bacon. È un ebreo ortodosso e, a casa, sua moglie cucina in modo strettamente kosher, ma Weintraub sente che un po’ di bacon, per una volta, non può fargli male.

Mentre sta uscendo dal ristorante però, improvvisamente Weintraub si blocca terrorizzato. Il cielo è coperto di nuvole nere, cade una saetta e la terra trema con il rombo del tuono.

“Ma guarda!” esclama allora Weintraub. “Tutto questo rumore solo per un pezzettino di bacon!”

Questo è ciò che i tuoi cosiddetti santi ti hanno fatto credere per secoli.

Fumare non è sano, non è igienico, ma non è peccato. Diventa un peccato solo se lo fai in modo inconsapevole. Non è il fatto di fumare che lo rende un peccato, ma l’inconsapevolezza con cui lo fai.

Lasciami sottolineare questo fatto. Puoi pregare tutti i giorni in modo inconsapevole – quella preghiera è peccato. Puoi diventare preghiera-dipendente; se un giorno non preghi, per tutto il giorno ti sembrerà che qualcosa non va, che qualcosa manca… c’è un vuoto. La stessa cosa vale per il fumare o il bere – non c’è alcuna differenza. La tua preghiera è diventata un’abitudine meccanica, è diventata la tua padrona. Ti dà degli ordini; tu sei solo il suo servo, il suo schiavo. Se non preghi, ti costringe a farlo.

Il punto quindi non è il fumo. Puoi fare regolarmente tutti i giorni la tua Meditazione Trascendentale, e sarà la stessa cosa. Se è presente la qualità dell’inconsapevolezza, della meccanicità; se è diventata una routine fissa, se sei vittima dell’abitudine, non puoi farne a meno, non sei più padrone di te stesso, allora è peccato. Ma il suo essere peccato deriva dalla tua inconsapevolezza, non dall’azione in se stessa.

Nessuna azione è una virtù e nessuna è un peccato. Tutto dipende dalla consapevolezza che c’è dietro l’azione.

Dici: “Non riesco ad abbandonare l’abitudine a fumare una sigaretta dietro l’altra”. Non m’interessa quanto fumi; m’interessa di più la tua abitudine. Qualsiasi abitudine che inizi a dominarti, è peccato. Dovresti vivere con una maggiore libertà, dovresti essere in grado di agire non in base all’abitudine, ma in base alla situazione.

La vita cambia continuamente – è un flusso – mentre le abitudini sono stagnanti. Più sei circondato dalle abitudini, più sei chiuso alla vita. Non sei aperto, non hai finestre, non hai alcuna comunicazione con la vita. Continui a ripetere i comportamenti abituali anche quando non si adattano alla situazione, al momento, anche quando non sono la risposta giusta. Le abitudini sono sempre un po’ in ritardo, non del tutto adeguate. Da qui deriva il fallimento della tua vita.

Ricorda che io sono contrario a ogni tipo d'abitudine – che sia buona o cattiva, non è quello il punto. Non esistono buone abitudini come tali, non esistono cattive abitudini come tali. Le abitudini sono tutte cattive, perché abitudine vuol dire che una cosa inconsapevole è diventata un fattore dominante della tua vita, è diventata determinante. Non sei più tu a decidere. La risposta non nasce dalla consapevolezza, ma da uno schema, da una struttura che hai appreso in passato.

Ho visto tanti ricchi vivere una vita di grande povertà. Le loro abitudini si erano consolidate prima che diventassero ricchi, quando erano ancora poveri. Ecco perché trovi tanta infelicità nei ricchi; essa nasce dalle abitudini che si erano radicate in loro quando erano poveri.

Uno degli uomini più ricchi del mondo – anzi non uno dei più ricchi ma a quanto pare il più ricco – era il Nizam di Hyderabad. La sua collezione di diamanti era la più preziosa del mondo, perché era il proprietario delle miniere di diamanti di Golconda, da cui sono stati estratti i diamanti più grandi. Il Kohinoor viene da Golconda; una volta apparteneva al Nizam. Aveva tanti di quei diamanti che si dice che nessuno potesse nemmeno calcolare esattamente il valore della sua collezione. Migliaia e migliaia di diamanti – non venivano contati, ma pesati!

Era però uno degli uomini più avari del mondo. Usava lo stesso cappello per trent’anni; anche se arrivava a puzzare, non lo cambiava. Per quasi tutta la vita indossò la stessa giacca, senza neanche farla lavare per paura che gliela rovinassero. Era così avaro – non ci potrai credere – che raccoglieva i mozziconi di sigaretta lasciati dai suoi ospiti e poi li fumava. L’uomo più ricco del mondo che fuma i mozziconi degli altri! La prima cosa che faceva quando un ospite se ne andava, era di andare a guardare nel portacenere e raccogliere i mozziconi.

Quando morì, gli trovarono in una scarpa, sporca, il diamante più grande del mondo. Lo nascondeva nella scarpa! Magari aveva qualche idea al riguardo – pensava di poterlo portare con sé nell’altro mondo. Magari temeva che alla sua morte qualcuno lo rubasse. Era il diamante più grande; l’aveva usato come fermacarte sul suo tavolo. Prima di morire deve averlo messo nella scarpa.

Perfino morendo continui ad agire in base alle vecchie abitudini, seguendo vecchi modelli. Ho sentito raccontare:

Il vecchio Mulla Nasruddin è diventato molto ricco. Un giorno, sentendo avvicinarsi la morte, decide di dare alcune disposizioni per il suo funerale, e ordina una bella bara d’ebano, foderata di cuscini di raso. Inoltre fa preparare dal sarto un bellissimo caffettano di seta per vestire il suo cadavere.

Il giorno in cui il sarto gli consegna il caffettano, Mulla Nasruddin lo prova per vedere l’effetto che fa, e poi esclama: “Ma che hai fatto? Dove sono le tasche?”.

Fumare o non fumare non è importante. Se continui, magari morirai un po’ prima. E allora? Il mondo è sovrappopolato, potrai solo fare del bene morendo un po’ prima. Magari ti verrà la tubercolosi. E allora? La tubercolosi adesso è quasi come un comune raffreddore. Anzi, per il raffreddore non c’è cura, mentre per la tubercolosi ce n’è una; lo so perché io soffro di raffreddori. Avere la tubercolosi vuol dire essere molto fortunati.

È possibile che tu muoia due anni prima o che ti prenda la tubercolosi, ma sicuramente non è un peccato – non preoccuparti per questo. Se vuoi veramente fare qualcosa per te stesso, smettere di fumare non ti servirà; so di persone che smettono di fumare e poi iniziano a masticare le gomme americane. La stupidità è la stessa! Oppure, se sono indiani, masticano il pan – è la stessa cosa. Il punto è che devi fare qualcosa, la tua inconsapevolezza richiede una qualche attività, un’occupazione. È un’occupazione, ed è solo un sintomo, non il problema reale. Non è la radice del problema.

L’hai mai notato? Appena ti senti turbato a livello emozionale, inizi a fumare. Ti dà un po’ di sollievo; è un’occupazione. La mente viene distratta dal problema emozionale. Le persone fumano quando sono tese. Il problema è la tensione, il disturbo emozionale – il problema è da qualche altra parte; fumare è solo un’occupazione. Sei impegnato a far entrare e uscire il fumo, e così per il momento ti dimentichi… perché la mente non può pensare due cose alla volta, ricordalo. Uno dei principi basilari della mente è che può pensare solo una cosa alla volta: è unidimensionale. Se fumi e pensi al fumo, vieni distratto da tutte le altre preoccupazioni.

Questo è il segreto dei cosiddetti mantra spirituali; non sono altro che distrazioni, come il fumo. Ripeti: “Om, Om, Om” o “Ram, Ram, Ram” o “Allah, Allah, Allah” — questo serve solo per dare un’occupazione alla mente. Tutte queste persone che insegnano i mantra dicono: “Ripeti il mantra più velocemente possibile, in modo che non ci sia nemmeno una piccola pausa tra le due ripetizioni. Fai in modo che si sovrappongano – ‘RamRamRam’ — senza lasciare un intervallo tra i due Ram, altrimenti in quello spazio potrà inserirsi un altro pensiero.”

Certo, ti darà un certo sollievo – lo stesso che ricavi dal fumo, perché la mente avrà trovato una distrazione dalle sue ansie e dal mondo. Ti dimentichi del mondo: hai trovato un buon trucco. Tutti i mantra sono trucchi, espedienti, ma sono considerati ‘spirituali’. Anche fumare una sigaretta dopo l’altra è un trucco. È un mantra laico; puoi definirlo non religioso, secolare.

Il problema reale è l’abitudine.

Dici: “Ho cercato in tutti i modi di....”

Non hai però cercato di essere consapevole; hai cercato di smettere senza essere consapevole. Ma questo non è possibile. L’abitudine ritornerà, perché la tua mente non è cambiata: i suoi bisogni sono gli stessi e così anche i suoi problemi, le sue tensioni, le sue angosce. Cosa farai quando emergeranno quelle angosce? Subito, automaticamente, cercherai una sigaretta.

Hai deciso tante volte di smettere e tante volte hai fallito – non perché fumare sia così importante che smettere è impossibile, ma perché stai procedendo dal lato sbagliato. Invece di diventare consapevole di tutta la situazione – del motivo per cui fumi – invece di diventare consapevole del modo in cui funziona, stai solo cercando di smettere. È come potare i rami dell’albero senza tagliare le radici. Il mio lavoro qui riguarda le radici, non i rami.

Se tagli foglie e rami, la chioma dell’albero diventerà ancora più folta. Così non lo ucciderai, anzi gli darai una mano. Se vuoi veramente smettere, dovrai guardare più in profondità, non ai sintomi, ma alle radici. E dove sono le radici?

Probabilmente sei una persona molto ansiosa, altrimenti non potresti fumare così; questo fumare una sigaretta dopo l’altra è solo il risultato. Probabilmente hai dentro di te mille problemi e preoccupazioni; ti porti dietro un grosso carico nel cuore, nel petto, e non sai come dimenticartene. Non sai come lasciar perdere le preoccupazioni; fumare ti aiuta a dimenticarle.

Dici: “Ho cercato in tutti i modi....”

C’è una cosa da comprendere. Gli ipnotisti hanno scoperto una legge fondamentale: la legge dell’effetto contrario. Se cerchi in tutti i modi di fare qualcosa senza comprendere i principi fondamentali, il risultato sarà proprio l’opposto.

È come quando impari ad andare in bicicletta. Sei in una strada tranquilla, senza traffico, la mattina presto, e vedi un paracarro sul lato della strada. È una strada larghissima e il paracarro è piccolo, ma nasce la paura di finirci contro. Ora ti dimentichi persino di questa strada larghissima. In realtà, persino se fossi bendato sarebbe molto difficile andare a sbattere contro il paracarro, eppure a occhi aperti ti dimentichi di tutta la strada, ti focalizzi sulla pietra. E la paura è tanta, vuoi essere sicuro di evitarlo. Il problema per te è ora quello di evitare questa pietra, perché urtandolo potresti farti del male.

A questo punto l’impatto diventa inevitabile: dovrai urtare il paracarro. Ne sarai sorpreso, dirai: “Ho provato in tutti i modi”. In effetti è proprio perché hai provato in tutti i modi che ti sei scontrato con quella pietra. Più ti avvicini, più cerchi di evitarla e più diventi focalizzato su di essa. Diventa una forza ipnotica, ne vieni ipnotizzato. Diventa un magnete.

È una legge fondamentale della vita. La gente cerca di evitare tante cose, e finisce per cadere proprio in quelle cose. Fai un grosso sforzo per evitare una cosa e cadrai senza scampo proprio in quel fosso. Non puoi evitarlo, perché non è quello il modo di evitarlo.

Resta rilassato, non fare grandi sforzi, perché è tramite il rilassamento, non tramite lo sforzo, che puoi diventare consapevole. Rimani calmo, tranquillo, silenzioso.

Il mio suggerimento è: fuma quanto vuoi. Prima di tutto non è peccato. E ti posso anche garantire che la responsabilità sarà mia. Prenderò il peccato su di me, e quando incontrerai Dio nel giorno del Giudizio Universale potrai dirgli semplicemente che il responsabile è questo tipo qui. Non preoccuparti che sia peccato. Rilassati, e non sforzarti di smettere – non ti servirà.

Lo Zen crede nella comprensione senza sforzo. Il mio suggerimento è: fuma quanto vuoi, ma fuma con meditazione. Se le persone dello Zen possono bere il tè con meditazione, perché non dovrebbe essere possibile fumare con meditazione? Il tè contiene gli stessi stimolanti delle sigarette; sono le stesse sostanze, non c’è molta differenza. Fuma con meditazione, con grande religiosità. Falla diventare una cerimonia. Prova a farlo nel modo che ti dico.

Crea un angolino in casa tua riservato al fumo: un piccolo tempio dedicato al dio del fumo. Prima inchinati al tuo pacchetto di sigarette. Conversa un po’ con lui, chiedigli: “Come stai?”. Poi lentamente tira fuori una sigaretta – con grande lentezza, il più lentamente possibile, perché solo se lo fai lentamente puoi essere consapevole. Non farlo in modo meccanico, come fai sempre. Dopodiché dai qualche colpetto con la sigaretta sul pacchetto, molto lentamente, prendendoti tutto il tempo che vuoi. Non c’è alcuna fretta. Poi prendi l’accendino e inchinati all’accendino. Questi sono degli dei molto importanti! La luce è un dio, quindi perché non può esserlo l’accendino?

Poi fuma con grande lentezza, come se facessi la meditazione Vipassana. Non farlo come un pranayama – veloce e profondo – ma molto lentamente. Buddha afferma: respira in modo naturale. Tu fuma in modo naturale: piano, senza fretta. Se hai fretta, allora sì che diventa un peccato. È peccato voler finire il più in fretta possibile, è peccato se non vuoi osservare. Ad esempio fumi e intanto leggi il giornale: chi è che vuole osservare un peccato? Ma non è peccato, quindi osserva – osserva ognuno dei tuoi atti.

Dividi ogni azione in frammenti più piccoli, in modo da poterti muovere lentamente. Rimarrai sorpreso da come, se osservi il fumare, esso tenda a diminuire. Un giorno, all’improvviso, non ci sarà più. Ma tu non hai fatto alcuno sforzo per smettere. Smette da solo perché, quando diventi consapevole di uno schema morto, di una routine, di un’abitudine meccanica, hai creato ed espresso in te una nuova energia di consapevolezza. Solo quell’energia può esserti di aiuto, nient’altro.

Questo non è vero solo per il fumo, ma per ogni cosa nella vita: non cercare a tutti i costi di cambiare te stesso, perché questo modo di fare lascia delle cicatrici. Anche se cambi, sarà una trasformazione superficiale; troverai qualche sostituto – dovrai farlo, altrimenti ti sentirai vuoto.

Se una cosa muore da sola – perché sei diventato così silenzioso e consapevole della sua stupidità che non devi fare alcuno sforzo – se cade da sé, come una foglia morta cade dall’albero, allora non si lascerà dietro alcuna cicatrice, e nemmeno un ego.

Se invece smetti di fare qualcosa grazie a uno sforzo, creerai un ego molto grande. Penserai: “Ora sono un uomo molto virtuoso perché non fumo più”. Se pensi che fumare sia peccato, è naturale che, quando smetti, penserai di essere una persona molto virtuosa.

I tipi virtuosi sono così: uno non fuma, un altro non beve, uno mangia solo una volta al giorno, un altro durante la notte non beve nemmeno un po’ d’acqua … sono tutti grandi santi! Queste sono considerate qualità sacre, grandi virtù! Abbiamo reso la religione così sciocca – ha perso ogni gloria. È diventata stupida quanto lo sono le persone. Ma tutto dipende dal tuo atteggiamento: se pensi che qualcosa sia peccato, la tua virtù sarà proprio l’opposto.

Voglio sottolineare questo fatto: non fumare non è una virtù e fumare non è peccato. La consapevolezza è virtù e l’inconsapevolezza è peccato. La stessa legge si può applicare a tutti gli aspetti della tua vita.

Osho, Ah, This!
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