sabato 2 maggio 2015

l'amore è una finzione, la finzione suprema.

Osho, come faccio a sapere se una donna è davvero innamorata di me oppure sta fingendo?



Osho:
È difficile! Nessuno è mai stato in grado di farlo – perché, in realtà, l'amore è un gioco. È la sua natura! Quindi se continui ad aspettare, e valutare e pensare e analizzare, se la donna che è innamorata di te sta fingendo oppure è davvero innamorata, non riuscirai mai ad amare una donna, perché l'amore è una finzione, la finzione suprema.


Non è necessario chiedergli di essere reale – basta stare al gioco! È la sua natura. E se ti interessa troppo la realtà, allora l'amore non fa per te. È un sogno! È una fantasia – è finzione, romanzo, poesia. Se sei un tenace ricercatore della realtà, ossessionato dalla realtà, allora l'amore non fa per te – meglio meditare.

Ma io so che chi mi ha fatto questa domanda non è un tipo così. Per lui meditare è impossibile, perlomeno in questa vita! Ha troppi karma con le donne da completare. Quindi pensa continuamente alla meditazione e continuamente è coinvolto con questa o quella donna. E le donne con cui sta vengono da me e mi chiedono: "È davvero innamorato di noi?". Che fare? E adesso arriva lui con questa domanda!

Ma è un problema che prima o poi hanno tutti, perché non esiste un modo per giudicare. Siamo estranei totali – siamo estranei gli uni agli altri, e i nostri incontri sono accidentali. Così, lungo la via, all'improvviso ci imbattiamo l'uno nell'altra, senza sapere chi siamo, senza sapere chi è l'altro. Due estranei che s'incontrano per strada, che si sentono soli, si prendono per mano – e pensano di essere innamorati. Di certo hanno bisogno l'uno dell'altra, ma come essere sicuri che ci sia amore?

È puro caso. Esistono i bisogni: le persone si sentono sole e hanno bisogno di qualcuno per colmare la propria solitudine. Lo chiamano amore. Fanno dichiarazioni d'amore, perché è l'unico modo per catturare l'altro. E anche l'altro parla d'amore, perché è l'unico modo per averti. Ma chi può sapere se l'amore c'è o no? In realtà, l'amore è solo un gioco. Sì, la possibilità di un amore reale esiste, ma succede solo quando non hai bisogno di nessuno – è questa la difficoltà.


Funziona un po' come le banche. Se ti rivolgi a una banca e hai bisogno di denaro, non te ne daranno. Se non hai bisogno di denaro, ne hai abbastanza, verranno loro da te e saranno sempre disponibili a dartene. Quando non ne hai bisogno, sono pronti a dartene, quando ne hai bisogno, non sono disposti a dartene.

Quando non hai per niente bisogno di una persona, quando sei totalmente autosufficiente, quando puoi stare da solo ed essere immensamente felice, estatico, allora l'amore è possibile. Ma anche in quel caso non puoi sapere con certezza se l'amore dell'altro è reale o no – puoi avere la certezza di una sola cosa: la realtà del tuo amore. Come puoi essere sicuro dell'altro? Ma non è neppure necessario.

Questo cruccio continuo – se l'amore dell'altro è reale oppure no – indica semplicemente una cosa: il tuo amore non è reale. Altrimenti, a chi importa? Goditelo finché dura! State insieme fin quando vi è possibile stare insieme! È una finzione, ma avete bisogno di finzioni.

Nietzsche diceva che l'uomo non può vivere senza bugie, non può vivere con la verità. La verità sarebbe troppo da sopportare, da tollerare. Avete bisogno di bugie. Le bugie, in maniera sottile, lubrificano il vostro sistema, sono dei lubrificanti. Mm? Vedi una donna e dici: "Che bella! Non ho mai incontrato una persona così bella". Queste sono bugie lubrificanti – e lo sai!

Hai detto la stessa cosa ad altre donne prima, e sai che la ripeterai ad altre donne in futuro. E anche la donna ti dice che sei l'unico uomo ad averla mai attirata. Si tratta di bugie. Dietro queste bugie non c'è che il bisogno. Vuoi che la donna stia con te per riempire il tuo buco interiore, vuoi colmare il tuo vuoto interiore con la sua presenza. Anche lei lo vuole. Entrambi tentate di usare l'altro per i vostri scopi.

È per questo che gli amanti, quelli che chiamiamo amanti, sono sempre in conflitto – perché nessuno vuole essere usato, perché quando usi una persona, essa diventa un oggetto, la riduci a una cosa, utile. Ogni donna, dopo aver fatto l'amore con un uomo, si sente un po' triste, delusa, tradita, perché l'uomo si gira dall'altra parte e si mette a dormire – quando è finito è finito!

Molte donne mi hanno detto che piangono e si disperano dopo che l'uomo, il loro uomo, ha fatto l'amore con loro – perché dopo non mostra più alcun interesse. Il suo interesse riguarda solo un bisogno particolare, poi si gira e dorme. Non gli interessa neppure sapere cosa è accaduto alla donna.

E anche gli uomini si sentono imbrogliati. A poco a poco, iniziano a sospettare che la donna li ami per qualche altro motivo – per i soldi, il potere, la sicurezza. L'interesse potrebbe essere economico – comunque non è amore. Ma è la realtà. È così che può essere, e può essere solo così!

Per come sei, quasi addormentato, in perenne stato di trance, di sonnambulismo, può essere solo così. Non preoccuparti se la donna ti ama davvero o no. Finché dormi avrai bisogno dell'amore di qualcuno – anche se è falso, ne avrai bisogno. Goditelo! Non angosciarti!

E cerca di diventare sempre più sveglio. Un giorno, quando sarai pienamente sveglio, sarai in grado di amare – ma allora sarai sicuro solo del tuo amore. E sarà sufficiente! Perché preoccuparsi? Ora non vuoi usare gli altri. Quando sei in uno stato di beatitudine da solo, non desideri usare nessuno. Vuoi solo condividere. Hai così tanto, trabocchi al punto di volere che qualcun altro lo condivida. E sarai grato a chiunque sia pronto a ricevere. Chiuso! Quello è il punto d'arrivo.

Ora come ora, ti preoccupi troppo del fatto che l'altro ti ami davvero perché non sei sicuro del tuo amore. Prima cosa. E poi non sei sicuro del tuo valore. Non riesci a credere che qualcuno possa amarti davvero. Non vedi nulla dentro di te. Sei incapace di amare te stesso – come può amarti un altro? Ti sembra irreale, impossibile.

Ami te stesso? Non ti sei neppure posto la domanda. Le persone odiano se stesse. Si condannano – continuano a condannarsi, sono convinte di essere marce. Come farà un altro ad amarti? Una persona così depravata. No, nessuno ti può amare davvero. L'altro ti sta ingannando, sta fingendo, deve esserci un motivo diverso. Lei deve essere alla ricerca di qualcos'altro, lui deve essere alla ricerca di qualcos'altro. Questo succede di continuo.

Per come ti conosci, l'amore è proprio fuori questione. Sai di essere marcio, di non valere nulla – l'amore è proprio fuori questione. E quando una donna ti si avvicina e ti dice che ti adora, non riesci a fidarti. Quando ti avvicini a una donna e le dici che l'adori, mentre lei odia se stessa, come farà a crederti? È l'odio di sé che crea l'angoscia.

Non esiste modo per essere sicuri dell'altro – prima di tutto sii certo di te stesso. E una persona che è certa di se stessa, è anche certa del mondo intero. Una sicurezza raggiunta nel centro più intimo diventa una sicurezza riguardo tutto ciò che fai e che ti succede.

Equilibrato, centrato, radicato in te stesso, non ti preoccupi mai di queste cose. Accetti. Se qualcuno ti ama, lo accetti perché ami te stesso. Se sei felice da solo, e qualcun altro è felice – bene! Non ti dà alla testa, non ti rende eccessivamente superbo. Tu, semplicemente, godi di te stesso, e se anche qualcun altro ti trova interessante – bene!

Finché dura, vivi questa finzione nel miglior modo possibile – non durerà per sempre. E anche da qui nasce un problema. Quando un amore finisce, subito pensi che era falso – per questo è finito. No, non necessariamente. Poteva contenere qualche bagliore di verità, ma entrambi siete stati incapaci di mantenere quella verità. L'avete uccisa. C'era – voi l'avete annientata. Non eravate capaci d'amare.

Avevate bisogno dell'amore, ma non eravate in grado di amare. È così: incontri un uomo o una donna, le cose vanno bene, filano lisce, è fantastico, bellissimo – all'inizio. Nel momento in cui vi sistemate, le cose cominciano ad andare storte, a guastarsi. Più siete sistemati, più aumentano i conflitti.

È questo che uccide l'amore. Per come la vedo io, ogni amore, all'inizio, contiene un raggio di luce, ma gli amanti lo distruggono. Saltano su quel raggio di luce con tutta la loro oscurità. Gli saltano sopra e lo distruggono. E una volta distrutto, pensano che fosse falso. Lo hanno ucciso! Non era falso – i falsi erano loro. Il raggio era autentico, reale.

Quindi non preoccuparti dell'altro, non preoccuparti della realtà o meno dell'amore. Finché c'è, gioiscine. Anche se è un sogno, va bene sognarlo. E diventa sempre più vigile e consapevole, così da spezzare il sonno. Quando sei consapevole, nel tuo cuore sorgerà un tipo di amore totalmente diverso – che è assolutamente vero, che appartiene all'eternità.

Non si tratta però di un bisogno – è un lusso. Ne hai così tanto che desideri qualcuno con cui condividerlo. Proprio come le nuvole quando sono cariche di pioggia: vorrebbero riversarsi ovunque, su chiunque. E a loro non interessa se piovono su un sentiero di montagna, o su un terreno roccioso, o su un terreno fertile assetato – non se ne curano.

Piovono sulle rocce, sul terreno fertile, su tutti – buoni e cattivi, assetati e non assetati, richieste o non richieste. Perché ora non si tratta di un bisogno, ora la questione è che sei troppo pieno e devi condividere.

Io vi amo – non perché ho bisogno. Vi amo semplicemente perché cos'altro posso fare ora? È lì, e io vorrei solo riversarlo su di voi, e continuo a farlo – incondizionatamente.

Quando sei consapevole, non hai bisogno dell'amore. Quando non hai bisogno dell'amore, diventi capace di amare. È un paradosso. Quando hai bisogno, non ne sei capace.

E in questo stato di sonno, pieno di bisogni e desideri, continui a incespicare. Nell'oscurità del desiderio, nella follia della passione, nella nebbia e nello smog in cui brancoli, non preoccuparti troppo se l'altro ti ama davvero o no. Ora come ora, a te non può accadere il reale.

Il reale accade solo alle persone reali. Gurdjieff era solito dire: "Non cercare la realtà, diventa reale!", perché il reale accade solo alle persone reali. Alle persone irreali accadono solo finzioni.

( OSHO )
Pasquale Hero Corcione‎Amici di OSHOhttp://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

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