lunedì 28 settembre 2015

Quando un desiderio ti afferra...


Quando un desiderio ti afferra, ne vieni disturbato; è naturale. Il desiderio ti spinge verso il futuro.
Come fare per non esserne disturbato? Il desiderio in quanto tale è un disturbo... se poi è molto intenso?
Dovrai fare qualche esperimento, solo allora capirai cosa significa. Sei in collera, la rabbia ti attanaglia, sei momentaneamente folle, posseduto, fuori di te.
All'improvviso, ricordati di non esserne disturbato, immagina di spogliarti. All'interno, denudati, spogliati della rabbia.
La rabbia sarà presente, ma ora avrai un punto dentro di te che non ne sarà affetto.
Saprai che alla periferia è presente la collera, come una febbre che scuote la tua superficie, ma la puoi osservare: se riesci a osservarla, ne rimarrai indisturbato.
Diventane un testimone, e non ne sarai disturbato. Di solito ti identifichi, dimentichi che la rabbia è qualcosa di esterno a te, per cui agisci, fai qualcosa mosso da quella collera.
Invece di riversarla all'esterno, verso la persona che pensi l'abbia provocata, muoviti verso l'interno, verso il centro del tuo essere. In questo modo potrai essere un testimone della parte di mente che è stata disturbata, ma al tempo stesso vedrai che tu non ne sei coinvolto.
Lo puoi sperimentare con qualsiasi desiderio, con qualsiasi cosa ti disturbi.
Ad esempio, un desiderio sessuale insorge dentro di te: puoi muoverti verso l'oggetto di quel desiderio, ma in questo modo ne sarai tanto più disturbato, quanto più ti allontanerai dal tuo centro.
Viceversa, più ti avvicini al tuo centro, meno ne sarai disturbato.
In ogni ciclone esiste sempre un centro che è indisturbato, nessun ciclone può esistere senza un centro silente. I cicloni della collera, del sesso, di qualsiasi desiderio... neppure loro possono esistere senza qualcosa all'interno che sia immoto.
Questa tecnica non parla di reprimere, in quel caso peggioreresti le cose: se è presente la collera, e tu ti sforzi di reprimerla, avrai un disturbo maggiore.
Viceversa, quando la collera è presente, chiudi le porte di casa, medita su di essa, lasciala esistere.
E tu resta dentro di te, indisturbato, senza affatto reprimerla e senza necessariamente esprimerla.
Allora conoscerai il tuo centro e metterai radici in esso: questo farà di te il padrone di te stesso.
Altrimenti resterai uno schiavo, e non di un solo padrone: ogni cosa ti dominerà e ti spingerà in direzioni e in dimensioni diverse, e non sarai mai integro, e per questo vivrai nell'angoscia.


Solo chi è padrone di se stesso può trascendere l'angoscia.
OSHO


http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

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