giovedì 14 gennaio 2016

IL CORPO DI DOLORE.. HA FAME

Eckhart Tolle parla del corpo di dolore, i toltechi parlano del mitote, entrambi intendono una sorta di entità che si nutre della nostra energia e può farlo finché abbiamo pensieri ed emozioni negative con cui ci identifichiamo. Ogni volta che siamo travolti da un’energia di rabbia o odio e facciamo qualcosa che non faremmo mai, ci trasformiamo diventando un’altra persona, spesso il tono di voce cambia e anche il viso, ci sentiamo confusi e senza energia dopo che l’abbiamo agito, è successo che il corpo di dolore ha preso il controllo del corpo per nutrirsi manifestando quella negatività che è la sua essenza e nutrimento.

COME SI NUTRE IL CORPO DI DOLORE?
Come tutte le forme di vita, periodicamente ha bisogno di nutrirsi, di prendere nuova energia, e il cibo che richiede consiste di energia compatibile con la propria, un’energia che vibra a una frequenza simile. Ogni esperienza emozionale dolorosa può essere usata come cibo dal corpo di dolore; ecco perché prospera con il pensiero negativo così come nel dramma delle relazioni. Il corpo di dolore è dipendente dall’infelicità.
Può essere uno shock quando comprendete per la prima volta che vi è qualcosa in voi che periodicamente cerca emozioni negative, cerca infelicità.
Si nutrirà di ogni esperienza che entri in risonanza con il suo stesso tipo di energia, ogni cosa che crei ulteriore dolore sotto qualunque forma: collera, capacità distruttiva, odio, afflizione, dramma emozionale, violenza, perfino malattia. Il dolore può alimentarsi soltanto di dolore, e una volta che il corpo di dolore si è impadronito di voi, necessitate di altro dolore, e diventate vittime, o persecutori.

La sua sopravvivenza dipende dalla vostra identificazione inconsapevole con esso, nonché dalla vostra paura inconsapevole di affrontare il dolore che vive in voi. Allora può impadronirsi di voi, diventare voi, e vivere attraverso voi. Deve alimentarsi tramite voi.
Cosi il corpo di dolore, quando vi ha posseduto, creerà nella vostra vita una situazione che riflette la sua propria frequenza energetica, perché se ne possa nutrire. Il dolore può solo nutrirsi di dolore. Il dolore non può nutrirsi di gioia: la trova veramente indigesta!

ECKHART TOLLE

Il corpo di dolore è l'accumulo della vecchia sofferenza accumulata nel passato e che non abbiamo potuto trasformare , accumulata nel passato , ce la portiamo ancora dentro , in uno stato latente , pronta a risvegliarsi magari in momento inatteso , tranquillo , per alimentarsi di ciò di cui è composto : SOFFERENZA !

Per questo si risveglia quando non è stato alimentato per qualche tempo , per andare in cerca di sofferenza . Il suo meccanismo , è un meccanismo "seriale" a sfondo sado-masochistico , per infliggere o procurarsi sofferenza , ma comunque sofferenza , questa è il suo cibo . Il suo "motore di ricerca" è la sofferenza ,perché questa ne garantisce la sopravvivenza : infatti possiamo considerarlo un vero e proprio "ALIENO" che ci possiede attraverso il laccio della sofferenza procurata a noi stessi e agli altri articolata attraverso stratagemmi fisici o psichici strutturati in una rete neurale (sinapsi) nelle quale ci tiene prigionieri della mente egoica inferiore , il vero padrone di tutta la baracca psico-fisica . A tenerci legati e prigionieri di questo corpo poi ci pensa la "INCONSAPEVOLEZZA" !

http://lacavernadidonfalcuccio.blogspot.it/2014/01/moksa-liberarsi-dellalieno-del-corpo-di.html
http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

vedi anche
http://divinetools-raja.blogspot.it/2014/05/il-corpo-del-dolore.html

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