giovedì 23 novembre 2017

OSHO: LA RESPONSABILITà è TUA


"La gente spesso mi fa sentire stupida, c'è un modo di cambiare questa situazione?"

La mente comune getta sempre le responsabilità su qualcun altro, è sempre l'altro che ti fa soffrire. Sono tua
moglie, tuo marito, i tuoi genitori, i tuoi figli, oppure è il sistema economico della società che ti fa soffrire.

Il comunismo, il fascismo, l'ideologia politica dominante, la struttura sociale, oppure sono il fato, il kharma,
Dio...qualsiasi nome ti venga in mente!

La gente ha milioni di modi per evitare la responsabilità.

Ma nel momento in cui dici che qualcun altro - x, y, z - ti fa soffrire allora non puoi fare nulla per cambiare.

Cosa potresti fare?

Quando la società cambierà allora tutti saranno felici.
Prima non è possibile.

Scuse, scuse e scuse...sono scuse per evitare la semplice osservazione che: "Io sono responsabile di me stesso".

Nessun altro è responsasbile per me, la responsabilità è assolutamente e completamente mia.
Qualsiasi cosa io sia sono io che l'ho creata, questo è il significato del sutra: "Riduci tutte le responsabilità a uno".

E quell'uno sei tu.

Quando avviene questa comprensione: "Io sono responsabile della mia vita, della mia sofferenza, del mio dolore,
di tutto ciò che mi è accaduto e che mi accade...io ho scelto che sia così, questi sono i semi che ho seminato e ora
ne stò raccogliendo i frutti, io sono responsabile".

Una volta che questa tua intuizione diventa una comprensione naturale, tutto il resto è semplice.

Allora la vita comincia a prendere una svolta, si muove in una nuova dimensione.
Questa dimensione è conversione, rivoluzione, mutamento.
"Perchè quando sò di essere il responsabile, sò anche di poter cambiare in qualsiasi momento decida di farlo.
Nessuno può impedirmelo".
Qualcuno può forse impedirti di abbandonare la tua infelicità, di trasformarla in beatitudine?

NESSUNO.

Nessuno. Persino se sei chiuso in una cella, incatenato, imprigionato, nessuno può imprigionare te, la tua anima
resta comunque libera.
Naturalmente vivi in un contesto estremamente limitato, ma persino in quella situazione limitata puoi cantare.
Puoi o piangere lacrime di impotenza o cantare.
Persino con le catene ai piedi puoi danzare, persino il suono delle catene potrà essere una melodia.

Ora che nessuno è responsabile della tua infelicità tranne te, se tutto è una tua creazione, cosa resta?




http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

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