sabato 22 luglio 2017

QUANDO TI OFFENDONO, PROVA A CAMBIARE LA PROSPETTIVA

Se conosci il nemico, ti è più facile combattere. Me devi combatterlo? Si può anche NON reagire agli insulti. Se qualcuno lo fa nei tuoi confronti, chiediti: perché lo sta facendo?
Vuole forse umiliarti per sentirsi superiore? Allora la sua azione è solo da compatire.
Oppure lui vuole aggredirti per scaricare la propria rabbia? Fatti sempre questa domanda: perché lo sta facendo? E’ a secondo della risposta che devi scegliere come comportarti. Gli altri non ci possono offendere, possiamo solo “offender-сi”. Noi.
Diceva Lev Tolstoj:
“Tutto dipende dal pensiero. E’ l’inizio di tutte le cose. Possiamo gestire i nostri pensieri”.


Se subito dopo aver ricevuto degli insulti cominci a reagire senza pensare, chi ti ha offeso canterà vittoria.
Ma perché, perché gli dai questa possibilità? Come di solito noi reagiamo agli insulti? Ecco come: “Stupido! - Sei tu stupido!”.
E a volte un insulto arriva così all’improvviso che non abbiamo tempo per reagire positivamente. Le parole feriscono, gli aghi entrano nel cuore... Rimaniamo interdetti, e solo dopo ci vengono in mente delle parole giuste.

Ma ora fermati e valuta la situazione. Come stiamo vivendo la nostra preziosa vita? Il nostro nemico ha già dimenticato la sua uscita, mentre noi piantiamo i semi della vendetta, che cominciano a roderci dall’interno. Per che cosa?

Ecco alcuni consigli:
- stai piangendo, ti sei offeso? Prova a cambiare la prospettiva. Come si vede tutto ciò dal cosmo? E’ vero, fa ridere.
- Avvicinati alla finestra e cerca di osservare bene un oggetto lontano, focalizza la tua attenzione su altre cose. Respira. Stai già meglio.
- Ferma la corrente di brutti pensieri. Bevi una tazza di tè. Con miele e limone. Gioca con il gatto. Dimentica.
- E poi? Come comportarsi con quella persona? Se è un tuo amico, parlagli. Digli che la sua uscita ti ha molto amareggiato. Se è un tuo superiore e puoi farci poco, cambia di nuovo la prospettiva. Immaginalo come un piccolo bimbetto che fa capricci, piange e litiga con gli altri. Accarezzagli la testina, dagli da mangiare. Mettilo sul vasetto! Vedrai che ti viene da sorridere non appena immaginerai il tuo capo così. Ma la cosa più interessante è che anche lui comincerà a cambiarsi non appena vedrà la tua superiorità psicologica.
- Un'altra tecnica: “acquario”.
Non appena il capo cominci a gridare, immaginalo come un pesciolino in un acquario, che apre la bocca ma non si sente nulla. Le brutte parole ti scivoleranno di dosso senza toccarti.
- Puoi mostrarti calmo e sicuro di se dicendo “come sei maleducato, come sei rozzo”. A volte queste parole funzionano permettendoti a ritirarti a testa alta.
- E ora apri il rubinetto e grida allo getto d’acqua ciò che pensi. L’acqua porterà via le tue emozioni. Poi sciaquati la faccia e vai a ricevere le tue emozioni positive.
- L’importante è non FARE LA VITTIMA. Buona giornata a tutti (senza conflitti).

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http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

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